Esordirono insieme nella nazionale Under 19 polacca allenata da Zmuda, nel novembre 2011 e da allora, avevano solo 17 anni, sono rimasti legati. Così che quando nell’estate del 2016 Arek Milik arrivò al Napoli - dall’Ajax e dopo un buon Europeo - ad accoglierlo nel club partenopeo trovò proprio l’amico Piotr Zielinski, col quale ha imparato l’italiano e anche le espressioni colorite napoletane.

Dopo quattro anni insieme in azzurro ecco che le loro strade sembrano destinate a dividersi. Il centrocampista sta per prolungare il suo contratto col Napoli, mentre l’attaccante appare destinato ad altri lidi in estate.

L'abbraccio dei calciatori del Napoli (Getty Images)

Napoli, addio sempre più vicino per Milik


Al di là della mediazione fra procuratori e dirigenza del Napoli, il centravanti sembra proprio intenzionato a cambiar aria, a cercare nuovi stimoli altrove. Come riporta la Gazzetta dello Sport, a Napoli lui e la sua compagna Jessica stanno bene, però a volte senti l’esigenza di nuove scommesse. Il club lo ha atteso dopo due infortuni gravissimi e lui lo sa e ha dimostrato gratitudine anche tornando a certi livelli. E non era semplice riprendere, calcolando che con i due crociati delle ginocchia rotti ci sono stati atleti che hanno smesso di giocare. Insomma anche se le strade si divideranno, col club non pare ci sia una frattura. 

Non è detto ancora che non possano esserci sorprese, visto che presto le prospettive cambieranno in maniera sostanziale: per il calcio, come per tutte le altre attività professionali e sociali. 

Per cui oggi c’è l’interessamento del Milan, per il centravanti, così come quello dell’Atletico Madrid. Ma sul domani non vi è certezza. Quello che Aurelio De Laurentiis e il suo direttore sportivo Cristiano Giuntoli hanno chiaro e che se Milik vorrà restare ancora in azzurro, dovrà comunque prolungare il suo contratto in scadenza nel 2021.

L'esultanza di Zielinski e Milik (Getty Images)

Calciomercato, Zielinski pronto a rinnovare con il Napoli

Stessa scadenza anche per Zielinski, che invece è molto vicino ad allungare la sua permanenza a Napoli. Probabilmente non ci fosse stata questa emergenza, col blocco delle attività, un ulteriore incontro fra il club e l’agente Bartolomeo Bolek avrebbe già prodotto il rinnovo fino al 2025. 

Piotr si è dovuto fermare sul più bello, cioè quando nel ruolo di mezzala del 4-3-3 aveva ritrovato movimenti e confidenza con la porta. Del resto se è stato l’unico giocatore del Napoli ad aver giocato tutte le 26 partite, significa che parliamo di un centrocampista completo che piace a tutti gli allenatori che lo hanno guidato. 

Maurizio Sarri ne vedeva nuovo De Bruyne, e non ci poteva essere complimento migliore. 

Carlo Ancelotti lo voleva capace di muoversi in più posizioni, per “leggere” bene i momenti della partita e capire l’attimo in cui affondare i colpi. 

Ora Rino Gattuso gli chiede maggiore intraprendenza nella “terziglia” di sinistra e maggiore cattiveria, sia nelle conclusioni (tira bene con entrambi i piedi) sia nelle situazioni di non possesso.