Queste alcune considerazioni di Massimo Mirabelli, ex DS del Milan che non rilasciava dichiarazioni dal 16 ottobre scorso, rilasciate ieri a Sportitalia.

L'OBIETTIVO RONALDO AL MILAN - "Quella era un'operazione pensata da noi, tant'è che sottotraccia ne parlammo anche con Jorge Mendes. Sapevamo che poteva avere problemi al Real. Parlammo anche di ingaggio e facemmo tutto, ma poi la proprietà bloccò l'affare perché non era sostenibile. Con la proprietà di oggi CR7 sarebbe stato rossonero".

MONTELLA, RAPPORTO NON FACILE - "Siamo arrivati ad aprile, nel derby, ed abbiamo concluso una buona stagione. Da anni era risaputo il nostro rapporto con Aubameyang, ci siamo visti più volte: lui era il mio unico obiettivo per l'attacco anche se il Dortmund chiedeva tanto. Però dovevo sentire anche le richieste del tecnico che riteneva Kalinic come prima scelta. Era una trattativa difficile quella per il gabonese e sono intercorse altre trattative che poi hanno portato alla squadra che abbiamo costruito senza lasciare nulla da pagare perché quella proprietà ha pagato tutto quello che dovevamo. Noi trattavamo 4 attaccanti: Benzema, Morata, Higuain e Immobile. Montella? Col senno del poi è facile dire che abbiamo sbagliato, ma allora meritava di rimanere. Ci abbiamo pensato tanto".

IDEA CONTE IN PANCHINA - "Si, abbiamo ascoltato e parlato direttamente anche con lui, ma la chiacchierata però poi non è sfociata in nulla". 

BONUCCI FLOP? - "Non credo che il suo acquisto possa considerarsi un flop. Lui era convinto di venire al Milan quando lo contattai e non so poi cosa sia successo dopo che me ne sono andato. La situazione allora era particolare, lui non si trovava bene alla Juve e noi cogliemmo l'opportunità. Fascia da capitano? Si è trattato di un errore, non perché lui sia un cattivo ragazzo, ma perché c'erano altri con maggiore storia rossonera che la meritavano"

ANDRE SILVA - "Porterà una plusvalenza importante alle casse del Milan".

MINO RAIOLA - "Niente guerra, solo toni accesi: ognuno cercava di tutelare i propri interessi. E lui probabilmente era abituato in maniera diversa dai miei predecessori. Ricordiamo che Donnarumma non aveva rinnovato col Milan prima del mio arrivo nonostante gli ottimi rapporti coi rossoneri, fu un'estate molto calda e impegnativa che però alla fine ha portato al prolungamento del portiere senza dare a Raiola i 30-40 milioni di euro di commissione. Un milione a Donnarumma? Su qalcosa bisogna cedere".

IBRAHIMOVIC, FU 'NO' - "Lo offrirono anche a noi, scaldare il cuore dei tifosi con un grande campione che ha vestito la maglia rossonera è sbagliato. Il Milan ha la necessità di acquistare giocatori per un nuovo ciclo e Ibrahimovic nonostante sia un campione non rientra in quest'ottica".

GATTUSO - "Resto orgoglioso di aver fatto questa scelta: questione di professionalità, serietà e amore che lui mette in questo lavoro. La società cinese non era d'accordo perché pensava sarebbe sembrato un ridimensionamento, ma gli spiegai che per me l'allenatore del futuro è Rino. Anche lui paga il fatto di aver fatto gavetta in Grecia, in Serie C e B e per me questo è positivo".

FUTURO A ROMA? - "Si, ci andrei, ma non so se Monchi andrà via".

FABREGAS - "L'avevamo trattato anche noi, è un grande".

PAQUETA' - "Buon talento, ma non avrei speso tanto".

FLOP CALHANOGLU - "Per ora ha mostrato solo il 40% delle sue qualità, è un grandissimo talento".