Sta per cominciare una nuova sfida per Gigi Buffon. A 40 anni, salutata la Juventus, e dato anche l'addio alla Nazionale, il portierone ormai ex bianconero sta per dire sì al PSG, che gli offre un ricco biennale ma soprattutto la concreta opportunità di vincere la Champions.

Per lui c'è solo da firmare un biennale da 8 milioni e da accettare anche l’ingaggio come testimonial dei Mondiali del Qatar 2022. La Qatar Sports Investments è infatti la proprietaria del club dal 2011 ed ha una capacità di spesa praticamente illimitata. Respinti dunque sia il corteggiamento federale della nuova Nazionale,  sia quello della stessa Juventus, che gli chiedeva di sostenere un corso per diventare manager in società.

Lo stesso Buffon, ieri sera, a Sky, in quel di San Siro dove Pirlo ha dato l'addio al calcio (lasciando, di fatto, i soli Buffon, Barzagli, De Rossi e Gilardino ancora in attività rispetto al gruppo azzurro del 2006), ha detto la sua sulla sua scelta: "Una persona di 40 anni deve prendere le decisioni che reputa più giuste non sull'onda dell'emotività ma con molta razionalità. Non è obbligatorio leggere i giornali e guardare TV. Secondariamente, ho bisogno realmente di prendermi una settimana per stare sereno e a bocce fermo analizzare tutte le cose del caso perché non sono scelte semplici".

E sulla Nazionale: "Siccome in Nazionale mi sembra di essere diventato un problema negli ultimi due anni, per la stima e l'orgoglio che ho per me stesso levo l'imbarazzo a tutti. In una situazione di disagio non ci sto bene. Perché non giocherò con l'Olanda a Torino? Perché sinceramente sono sempre stato un valore aggiunto delle mie squadre, sono sempre stato percepito così, e sono sempre stato invitato alle feste perché considerato un giocatore importante. Se gli altri non la pensano così, e non dico i tecnici e le persone della Nazionale, ne prendo atto e prendo le decisioni del caso".