CHI E' VICTOR MOSES

"Il calcio gli ha salvato la vita".

Quante volte abbiamo sentito questa frase pronunciata anche solo superficialmente. Ebbene nel caso di Victor Moses quest'affermazione è letteralmente reale. Nato in Nigeria nel 1990, nel pieno di una guerra civile, il nuovo esterno nerazzurro è rimasto orfano di entrambi i genitori all'età di undici anni per un agguato casalingo di natura religiosa. Lui si salvò perché in quel momento non si trovava nella propria abitazione, ma al parco ad inseguire il suo amato pallone. Dopo un periodo passato a nascondersi per evitare che gli assassini completassero la loro opera, il piccolo Victor riesce a salire su un aereo per l'Inghilterra grazie al supporto di alcuni parenti. Nella terra d'Albione prima acquisisce lo status di rifugiato e successivamente viene adottato da una famiglia del sud di Londra. In pochissimo tempo il suo mondo si stravolge completamente: Moses viene ribaltato in una realtà totalmente nuova, senza sapere una sola parola di inglese, ma con un punto fisso nella sua vita, quel pallone che rotola. Così, un giorno, viene notato dagli osservatori del Crystal Palace mentre gioca a piedi nudi a Norbury Park. I dirigenti delle Aquile lo fanno entrare nell'Academy dove fa tutta la trafila del settore giovanile fino all'esordio in prima squadra datato 06 novembre 2007, a neanche 17 anni. Dopo due stagioni e mezzo in Championship, nel gennaio 2010 Moses fa il salto in Premier League quando il Wigan di Roberto Martinez decide di prelevarlo dal Crystal Palace. La sua crescita è costante tanto da farsi notare dal Chelsea neo campione d'Europa che lo acquista nell'estate del 2012. Sotto la guida di Di Matteo prima e Rafa Benitez dopo, Moses trova un discreto spazio, terminando la sua stagione con un ottimo numero di presenze. Nella stagione successiva la panchina dei blues viene affidata a José Mourinho ed il nigeriano sembra fin da subito non rientrare nei piani dell'allenatore portoghese, tanto da venir girato in prestito prima al Liverpool, poi allo Stoke City ed infine al West Ham. Nel 2016 la squadra di Roman Abramovich cambia ancora allenatore, scegliendo Antonio Conte e Moses rientra dal prestito, questa volta per restare. Con il tecnico salentino scatta subito il feeling, tanto da farlo diventare un elemento fondamentale per il suo 3-5-2, arretrando Azpilicueta sulla linea dei difensori pur di fargli spazio. Dopo il biennio sotto la guida del salentino tocca ad un altro italiano guidare il Chelsea, l'attuale allenatore della Juventus, Maurizio Sarri, con cui però non si accende la scintilla. Nel gennaio 2019, dopo appena cinque presenze complessive, Moses si trasferisce in prestito al Fenerbahce. Anche in Turchia le cose però non vanno come ci si augurava, soprattutto a causa di diversi problemi fisici che ne hanno limitato l'utilizzo, così il Chelsea lo richiama in patria prima di spedirlo, ancora in prestito, all'Inter. In nerazzurro Moses ritroverà l'allenatore che più ha creduto in lui, pronto per farne un'altra volta un elemento importante della propria squadra.

IL RUOLO - Durante la sua avventura al Chelsea Conte elogiò più di una volta la grande capacità di Moses di coprire 70 metri di campo, abbinando quantità e qualità in entrambe le fasi di gioco. Il nigeriano classe 1990 nasce calcisticamente come esterno offensivo destro, ma l'incontro con il tecnico salentino lo ha portato ad arretrare di qualche metro il suo raggio d'azione, facendolo diventare l'interprete perfetto per il gioco voluto dall'ex CT azzurro. Nel 3-5-2 interista, il ruolo principale di Moses sarà quello di alternativa ad Antonio Candreva, ma non ci stupiremmo se il nigeriano aspirasse, dopo un fisiologico tempo di ambientamento, a scalzare dai titolari l'ex Lazio ed Udinese. In caso di necessità, come già successo in passato, Conte lo potrebbe utilizzare anche sulla corsia opposta, tuttavia il rendimento di Moses è sempre stato migliore quando schierato sul suo piede forte.

PERCHE' PRENDERLO AL FANTACALCIO - Negli scorsi mesi il tecnico nerazzurro ha richiesto a gran voce dei ricambi utili per poter ambire a strappare lo Scudetto alla Juventus. La dirigenza interista ha accolto l'appello del proprio mister portandogli in dono uno dei suoi pupilli del suo passato al Chelsea. Nella sua avventura londinese Conte ha infatti schierato Moses come titolare in campionato in 52 delle 64 partite disputate in Premier League, quindi non ci stupiremmo se l'allenatore salentino volesse nuovamente puntare fortissimo sul nigeriano. Per tutti coloro che sono in possesso di Candreva l'acquisto di Moses è assolutamente consigliato, così da non restare scoperti nel loro reparto mediano. A coloro i quali invece non hanno in rosa l'esterno di Tor De Cenci potrebbero far gola la grande possibilità di bonus che l'ex Fenerbahce potrebbe portarvi. Nel suo periodo sotto la guida di Conte, Moses si è dimostrato un interprete eccezionale del ruolo di esterno a tutto campo, unendo grande quantità ad un'ottima qualità. Proprio al Chelsea il classe 1990 ha infatti segnato il record di cross realizzati in una sola stagione, se a questo ci aggiungiamo che ora i suoi traversoni possono trovare due rapaci d'area come Lautaro e Lukaku, la quantità di "+1" che potrebbe regalarvi è davvero di quelle da leccarsi i baffi.

...E PERCHE' NO - Arriva in Italia non più giovanissimo e seppur conoscendo le metodologie di lavoro di Conte, Mose avrà necessità di un fisiologico periodo di ambientamento nella nuova realtà e, soprattutto, ad un campionato molto tattico come la Serie A. A questo vanno poi aggiunti i problemi fisici che lo hanno tormentato nell'ultimo periodo. Nella prima parte di stagione Moses ha infatti totalizzato appena sei presenze in campionato, passando più tempo in infermeria che sul campo da gioco. Due gli strappi muscolari già subiti in quest'annata, l'ultimo lo scorso dicembre, situazione che ha costretto l'Inter ad effettuare delle visite mediche approfondite prima di mettere le firme nero su bianco. Nonostante questo il timore di un nuovo problema è sempre dietro l'angolo e per il fantacalcio puntare su un giocatore con un'inclinazione agli infortuni muscolari così importante potrebbe rivelarsi disastroso.

STATISTICHE - Iniziata a meno di 17 anni, la sua carriera tra i professionisti ha già compiuto un lungo percorso. Con le varie maglie che ha indossato Moses ha già totalizzato 240 presenze in campionato tra Premier League e Süper Lig, con uno score di tutto rispetto per chi non ha come obiettivo primario quello di superare i portieri avversari. In totale infatti sono 25 le reti realizzate e 27 gli assist forniti, mentre per quanto concerne i malus si registrano 20 ammonizioni e, soprattutto, nessuna espulsione. Negli anni sotto Conte Moses ha realizzato 6 reti in Premier League, 3 nel 2016/17 ed altrettante l'anno successivo, e fornito 7 assist. La sua stagione migliore in termini di bonus e presenze è invece stata quella 2011/12, al Wigan, quando chiuse il campionato con 38 presenze, 6 gol ed altrettanti assist.

LA FANTASCHEDA

VALORE ASSOLUTO DEL CALCIATORE: 3/5

VALORE FANTACALCISTICO DELL'ACQUISTO: 3/5

CONTINUITA': 4/5

POTENZIALE TITOLARITA': 2/5

RESISTENZA AGLI INFORTUNI: 2/5

TENDENZA AL BONUS IN PROPORZIONE AL RUOLO: 3/5