CHI È ASHLEY YOUNG

Ashley Simon Young nasce a Stevenage il 9 luglio 1985 e matura subito la sua passione per il calcio, nella Henry Newman School, frequentata da un altro '85 che avrebbe fatto molto parlare di sé (Lewis Hamilton). Il primo approccio con il mondo del calcio arriva con il Watford, con cui fa la trafila delle giovanili. I dirigenti della squadra inglese, però, lo giudicano troppo esile, e soprattutto basso. Ashley non demorde, e resta in squadra "part-time", studiando la mattina e allenandosi con le selezioni Under il pomeriggio. Young alla lunga fa vedere tutto il suo potenziale e convince i manager del Watford a puntare su di lui, fino all'esordio che arriva nel 2003, grazie alla sua qualità e alla grande personalità, di un ragazzo cresciuto con in camera il poster di Ian Wright, attaccante dell'Arsenal, nonostante la fede del padre (tifoso degli Spurs) sia diametralmente opposto. Lo nota, dopo 4 stagioni, il West Ham, ma Young rifiuta (ha grande personalità, ricordate?) perché non vuole lottare per la salvezza. Vuole di più, e a gennaio arriva l'Aston Villa con 10 milioni di sterline. Qui si afferma nella massima categoria, preludio del salto al Manchester United, che lo acquista per 20 milioni di euro. Qui resta più di 8 stagioni fino a diventare capitano, con Luis Van Gaal che lo trasforma facendo arretrare il suo raggio d'azione. Diventa un ottimo fluidificante, caratteristiche che lo rendono appetibile, nonostante l'età, all'Inter, che lo ingaggia il 17 gennaio 2020 per arricchire il parco esterni di Antonio Conte. Nel suo palmares 3 Community Shield, un campionato, una Coppa di Lega, una FA Cup e un'Europa League.

IL RUOLO - Come detto, Young nasce come centrocampista offensivo, soprattutto esterno, e all'occorrenza seconda punta, ma il suo percorso lo ha portato a diventare anche un eccellente terzino, sviluppando una buona fase difensiva. Il suo ruolo ideale al momento è quello di esterno a tutta fascia, sia destra che sinistra con predilezione per quest'ultima.

PERCHÈ PRENDERLO AL FANTACALCIO - Ex compagno di Romelu Lukaku, andrebbe consigliato già solo per la speranza che possa fare bene come lui. I motivi non sono però di certo soltanto "scaramantici"; sì, perché Young è un giocatore completo, molto esperto e già prontissimo all'uso, come dimostrato dal buon esordio, a destra, fatto contro il Cagliari, impreziosito anche da un bell'assist per la testa di Lautaro Martinez. L'ex United può garantire una discreta continuità e anche qualche bonus sparso qua e là. In più, è listato difensore, e questo aumenta non di poco l'appetibilità del giocatore. Come detto può giocare su entrambe le fasce ma è a sinistra che dovrebbe imporsi a sfavore del non sempre puntuale Biraghi e di Asamoah, spesso alle prese con problemi fisici. Dall'altro lato la strada è più chiusa con Candreva e il nuovo arrivo Moses. Altro punto a favore l'abilità sui calci piazzati, specie sui corner.

... E PERCHÈ NO - Anche qui c'è un motivo scaramantico: gli inglesi in A hanno sempre fatto fatica a imporsi, ma se vogliamo scendere più a fondo nelle motivazioni che sconsigliano il suo acquisto ci mettiamo l'età. Quasi 35 primavere non sono poche, ma solo due in più dell'alternativa Candreva. Young è comunque arrivato a Milano in buone condizioni di forma. Non parte con il posto da titolare fisso, ma saprà guadagnarsi il suo spazio.

STATISTICHE - Mostro di continuità, e anche con più di qualche gol realizzato. Con la maglia del Watford, tra campionato e coppe nazionali, ha collezionato la bellezza di 110 presenze con 22 gol realizzati. All'Aston Villa ne segna 38 di gol in 190 presenze, fissando il suo record di reti in Premier League a 8, per ben due volte, al termine della stagione 2007/2008 e 2008/2009. Con i Red Devils, complice anche il suo arretramento in campo, i suoi gol diminuiscono a 19 in ben 261 presenze spalmate nell'arco delle otto stagioni e mezzo a Manchester. Con la maglia della Nazionale è andato a segno 7 volte in 39 presenze, tra cui la partita contro l'Italia a Euro 2012 con quel rigore calciato sulla traversa.

LA FANTASCHEDA (1-5)

VALORE ASSOLUTO DEL CALCIATORE: 4/5

VALORE FANTACALCISTICO DELL'ACQUISTO: 4.5/5

CONTINUITA': 3.5/5

POTENZIALE TITOLARITA': 3.5/5

RESISTENZA AGLI INFORTUNI: 3/5

TENDENZA AL BONUS IN PROPORZIONE AL RUOLO: 4/5