CHI È - Classe 1989 con una Copa Sudamericana e una Copa Libertadores in carriera, Sandro Raniere Guimarães Cordeiro, altrimenti noto solo con il nome Sandro, nei suoi 4 anni vissuti a White Hart Lane ha collezionato 106 presenze di cui 19 nelle competizioni europee. Arrivato in Inghilterra nel 2010 per una cifra complessiva di 10 milioni di euro divenne a lungo oggetto del desiderio di moltissime squadre europee, fra cui il Napoli che provò a più riprese ad accaparrarsi il nativo di Riachinho. Dopo l'esperienza al Tottenham inizia il peregrinare per la Gran Bretagna con trasferimenti al QPR e al West Bromwich prima di approdare all'Antalyaspor nel gennaio dello scorso anno. Vanta 18 presenze con il Brasile con il quale portò a casa una medaglia d'argento alle Olimpiadi perdendo la finale contro il Messico. Il mediano brasiliano arriva in Campania agli ordini di De Zerbi in prestito con riscatto obbligato al conseguimento della salvezza della Strega.

IL RUOLO - Sandro è il classico mediano di rottura, un erede di Felipe Melo in Brasile, può essere schierato sia in un centrocampo a quattro come uno dei due centrali, ma anche da mezz'ala in un centrocampo a 3.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Lo strapotere fisico è da sempre uno dei marchi di fabbrica di Sandro: dall'alto del suo metro e ottantasette centimetri, potendo vantare una considerevole prestanza muscolare, insegue gli avversari all'interno della propria metà campo non disdegnando il pressing alto per creare qualche strappo in contropiede. Non è avvezzo al gol - anzi -, ma quello che sorprende è che non è nemmeno così propenso ai malus in carriera. All'interno di un 3-4-3 come quello mostrato dal benevento nelle ultime giornate potrebbe giocarsi il posto con Memushaj e Viola, ma molto dipenderà dalla sua condizione atletica.

FANTACONSIGLI - Un giocatore come Sandro, dalla sua corporatura, così dipendente dal suo fisico, necessita di molto tempo per trovare la condizione: se arriverà al Benevento con uno stato atletico presentabile tale da poter essere subito titolare, magari si può pensare a lui come ultimissimo uomo per il centrocampo, giusto per non essere scoperti, ma se dovesse arrivare palesemente fuori condizione lasciate perdere perché il gioco non vale la candela. Da considerare, nell'ottica di una scelta, che nella stagione attuale in Turchia ha saltato 15 partite per infortunio e le sue ginocchia lo hanno tradito in almeno altre due occasioni, una delle quali ha decretato praticamente la fine della sua esperienza al Tottenham con 7 mesi di stop forzato.

STATISTICHE - In carriera vanta un totale di 11 gol con i vari club in cui ha militato e la stagione più proficua è quella del 2009 con ben due reti all'attivo. In campionato non segna dalla stagione 2014/15. Per essere un mediano i 42 cartellini gialli e le due espulsioni ricevute in carriera non sono nemmeno così tante, ma va anche segnalato come dal 2016 in poi abbia giocato solo 21 gare di campionato e questo non può non aver influito positivamente sulle sue statistiche.

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