Il Fantacalcio, poche gioie e tanti dolori, pochissimi veri affari e tante, tantissime fregature. Quando ci si prepara alle aste estive usualmente si studiano le probabili formazioni che i vari allenatori schiereranno sul terreno di gioco. Oltre ai campioni da inserire nelle proprie rose, agli uomini bonus ed alle possibili scommesse, bisogna anche essere bravi ad individuare quei giocatori, non di prima fascia, in grado di garantire una discreta titolarità , da utilizzare soprattutto quando le nostre prime scelte devono dare forfait per squalifica o, ancora peggio, per infortunio. I più capaci poi riescono ad acquistare questi giocatori ad un prezzo relativamente basso, sfruttando al meglio il proprio capitale, per poi riuscire ad accaparrarsi il maggior numero di top. Spesso però succede che coloro che consideravamo dei titolari assoluti si rivelino delle complete bufale, con pochissime presenze e magari anche insufficienti. Oggi vogliamo dunque raccontarvi la storia di cinque clamorosi bidoni su cui qualcuno di voi può aver puntato.

Denis Vavro - Lazio

Il grande, irreprensibile, Vavro. Non sapevo giocasse ancora a calcio. La Lazio lo ha prelevato la scorsa estate dal Copenaghen per una cifra di 10,5 milioni di Euro, non esattamente il tipo di affare che ci si attende da Lotito. Sbarcato in Italia con la nomea di difensore con il vizio del gol, vista anche la sua abitudine a calciare i rigori, lo slovacco si presentava come un colpo importante, utile per andare a completare un reparto già impreziosito dalla presenza di Francesco Acerbi. In molti addetti ai lavori lo consideravano dunque un più che probabile titolare della squadra Capitolina, invece il ventitreenne di Partizanske è passato ben presto da essere un colpo gobbo ad un buco nell'acqua. Tre le presenze fino a questo momento ed ovviamente con una fantamedia al di sotto della soglia del sei. 

Almeno vi potrete ricordare la sua faccia (Getty Images)

Gian Marco Ferrari - Sassuolo

"Ferrari 1", "2", "3", "Fermi tutti, ma Ferrari quale?" "quello del Sassuolo, quest'anno ha il posto assicurato, me lo prendo e lo metto sempre titolare". Non ci riesce difficile immaginare dialoghi simili durante le aste estive, in fondo nelle passate stagioni il centrale neroverde era stato un elemento imprescindibile della formazione di De Zerbi, unendo peraltro alla titolarità anche un buon numero di bonus che non fa mai male. Quest'anno invece il numero 31 del Sassuolo ha visto bene di diventare un ospite pressoché fisso dell'infermeria, aumentando in maniera esponenziale la sua conoscenza dello staff medico. La sua caviglia lo tiene in ostaggio più della anonima sequestri e se tu pensi che al suo posto in campo ci possa andare Kyriakopoulos ti viene a mancare il fiato. L'unica consolazione? Poteva andarti peggio, potevi puntare sulla voglia di riscatto di Chiriches.

L'ultima foto di Ferrari ancora sano,  la scorsa estate (Getty Images)

Marko Pajac - Genoa

Nella passata stagione il suo incontro con Andreazzoli sembrava aver segnato un punto di svolta nella carriera dell'esterno croato. Il connubio tra i due è stato talmente soddisfacente che il tecnico lo ha voluto fortemente con sé anche nella sua nuova avventura al Genoa. Peccato che sia il mister che lo stesso Pajac non avessero considerato che il presidente del Genoa è Preziosi. Così dopo aver infarcito la squadra ligure di giocatori più o meno variopinti, il vulcanico patron dei rossoblu ha visto bene di esonerare mister Andreazzoli, facendosi successivamente solluccherare dall'idea di richiamare l'ex tecnico dell'Empoli. In tutto questo la stagione di Pajac sembra essere disegnata come le montagne russe più discontinue di questo mondo, con prestazioni altalenanti e senza neppure l'ombra di un bonus, anzi con una sola ammonizione e con una fantamedia ovviamente inferiore alla media. Nonostante questo il genoano merita di restare nella vostra rosa, per permettervi di godere di un Campioncino "da Oscar". 

Pajac alla cena di Natale del Genoa...o forse no? (Getty Images)

Emiliano Rigoni - Sampdoria

La sua prima avventura in Italia è andata male, la seconda... Peggio. Non era facile per l'argentino riuscire a rendere ancora meno di quanto fatto in passato con la maglia dell'Atalanta, eppure la realtà sembra aver superato la fantasia. Per dirla come Daniele Silvestri, "più in basso di così, c'è solo da scavare". Ad inizio stagione il 4-3-3 di Di Francesco sembrava lo schema ideale per esaltare le caratteristiche offensive e di dribblomane dell'ex Zenith. Nelle prime giornate in effetti Rigoni ha trovato spazio con discreta continuità, ma la mancanza di prestazioni convincenti e l'esonero del tecnico in favore di Ranieri hanno fatto scivolare l'argentino ben lontano dai titolari. L'ultima presenza di Rigoni nella formazione blucerchiata risale addirittura alla decima giornata. Da allora sembra che sia stato inghiottito da un clamoroso buco nero che pare non lo voglia più restituire, talmente dimenticato che per lui non circola neppure una misera voce o bufala di calciomercato. 

Rignoi mentre celebra una sua presenza (Getty Images)

Alessandro Florenzi - Roma

Da "Core de Nonna" a "Che fine ha fatto Carmen Sandiego?" il passo è più breve di quanto si pensi. In seguito l'addio di Totti prima e De Rossi dopo, sembrava aprirsi l'era di Alessandro Florenzi come Capitano della Roma, una gioia per un romano e romanista come lui. Tuttavia l'avvento di Fonseca sulla panchina dei giallorossi ha reso la sua stagione decisamente deficitaria, nonostante i buoni risultati del club, l'esterno ha trovato grandi difficoltà a trovare spazio con continuità, soffrendo oltremodo la concorrenza dei compagni di reparto. Insufficiente sotto moltissimi aspetti, ma il dato più drammatico è sicuramente quello relativo ai bonus: un solo assist per lui fino a questo momento. In queste ore poi è arrivato un epilogo davvero immeritato della storia tra la Roma e Florenzi, un prestito secco al Valencia, come se l'ormai ex Capitano fosse un teenager qualsiasi da mandare a farsi le ossa in squadre che lo possano valorizzare maggiormente. Fantacalcisticamente una stagione da dimenticare, sperando che almeno la sua cessione all'estero vi possa far recuperare i (parecchi) crediti spesi per lui nelle aste estive.

Alessandro Florenzi, fantadelusione su pixel (Getty Images)