Dopo il fallimento senza precedenti nel playoff contro la Svezia, il capitano di quell'Italia, Gianluigi Buffon tra le lacrime annuncia l'addio alla nazionale, inevitabile a 40 anni, aggiungendo pure che l'Italia ha già chi è pronto a prenderne il posto. Addirittura due, Gianluigi Donnarumma del Milan e Mattia Perin del Genoa, destinato in estate a una big.

Doveva essere l'occasione giusta per rifondare, sia in campo che fuori, con nuovi dirigenti e calciatori giovani che dovranno essere pronti fra 4 anni quando ci sarà un nuovo Mondiale. E invece nulla di tutto ciò è stato fatto. In attesa di riforme che dovrebbero aumentare la competitività di Serie A, B e C, sulla panchina dell'Italia è stato scelto il mediocre allenatore dell'Under 21, almeno per queste amichevoli, Gigi Di Biagio. L'ex Roma però spera di conservare il posto e il miglior modo per farlo in Italia è piacere alla gente che conta, non fare risultati. 

Dal fallimento di Ventura con i soliti uomini alla finta ripartenza di Di Biagio con gli stessi ingombranti personaggi. Capitanati ancora dal 40enne Buffon che si è presentato così: "Torno per coerenza (con quanto detto dopo la sconfitta con la Svezia?, ndr), sono un aggregante (tra Di Biagio, la Federazione e buona parte di stampa, ndr) e sono sempre il portiere titolare della Juventus". Solo perchè si chiama Buffon, altrimenti lo sarebbe Szczesny da un pezzo. E Allegri ci sta provando a combattere contro questo mulino a vento, Di Biagio no.

Nella sconfitta di ieri contro l'Argentina, Buffon si è reso autore di alcune parate semplici, che ovviamente all'indomani sono diventati miracoli. Tra tutte da segnalare quella su Higuain sul finire di tempo che tira male colpendo la mano di Buffon, la palla quasi si ferma sulla linea, ma lui non ce la fa a rialzarsi per bloccarla e urla a Rugani di calciarla. Peggio è andata nell'azione del gol di Banega, il cui tiro mancino era piuttosto centrale e neanche tanto forte, ma troppo vicino al terreno per Buffon che nemmeno ci prova a tuffarsi. La sua immagine non ne ha bisogno, dell'Italia non importa.

Molti tifosi avevano comunque accettato questa nuova convocazione di Buffon, con la certezza che l'impari scontro con Messi, che poi non ha giocato, avrebbe chiuso la sua carriera azzurra. Purtroppo tutto fa pensare che non sarà così, almeno fin quando ci si affida ad allenatori che come Di Biagio hanno bisogno di una legittimazione da figure ingombranti. Quindi adesso decide Buffon.