Giovedì alle ore 11:00 ha preso ufficialmente il via la nuova era della Juventus. Dopo tre stagioni sotto la guida di Conte e cinque con Allegri la dirigenza bianconera ha invertito ancora una volta la rotta, affidandosi ad un tecnico con un'ideologia tattica completamente differente rispetto a quelle dei due predecessori.

Dopo l'aggressività di Conte e la "halma" di Allegri, ora sulla panchina bianconera si andrà a sedere un allenatore che, nelle sue stagioni in Serie A, ha dimostrato di prediligere uno stile di gioco più tecnico e spettacolare, con una linea difensiva spesso altissima e dove le transizioni in velocità la fanno da padrona in tutta l'ampiezza del campo.

Nella conferenza stampa di presentazione il tecnico nativo di Bagnoli ha scacciato tutti i timori legati al suo stile istrionico ed ad una comunicazione non proprio "politica" come viene spesso richiesto nell'ambiente bianconero. Accanto a lui Fabio Paratici, mentre il Presidente Andrea Agnelli e Pavel Nedved hanno assistito dalla prima fila. Ovviamente non sono mancante le domande "scomode" da parte dei giornalisti sul suo passato in azzurro e sull'amore che lo lega a quei colori ed alla sua tifoseria; la risposta sui possibili fischi del San Paolo è stata intelligente e giocata sul filo delle emozioni. Inevitabilmente si è toccato anche il tasto abbigliamento in occasioni delle partite ufficiali, ma anche in questo caso Sarri è stato bravo ad evitare uscite sconvenienti, sfruttando l'ironia, elemento ormai di casa dopo i cinque anni con Allegri.

Le risposte su quello che sarà il possibile canovaccio tattico della Juventus targata Sarri sono state molto interessanti. Svincolandosi dal concetto di rigidità od integralismo tattico l'allenatore ex Chelsea ha lasciato intendere che si affiderà molto ai giocatori più talentuosi, partendo da Cristiano Ronaldo, con il quale spera di raggiungere un record come quello segnato con Higuain, passando per Dybala, Douglas Costa e Miralem Pjanic. Per Sarri il bosniaco dovrà "toccare 150 palloni a partita", diventando di fatto l'elemento cardine della sua Juventus e dunque costruendo attorno a lui una squadra funzionale che possa mettere in condizione gli attaccanti di poter liberare tutto il loro estro offensivo per mettere in difficoltà le retroguardie avversarie. Per far sì che questo diventi possibile è ovvio che il reparto difensivo debba essere di primissimo livello, partendo da questo si può ancora comprendere ulteriormente lo scatto fatto per il centrale olandese de Ligt, considerato da tutti gli addetti ai lavori la prossima stella calcistica in ambito mondiale per quanto concerne la difesa. Parole importanti infine anche per Federico Bernardeschi, ritenuto dal tecnico un giocatore importante e che ora deve raggiungere la piena maturità calcistica, andandosi a specializzare in un ruolo, presumibile dunque per l'ex Fiorentina un impiego massiccio, magari nel ruolo di mezz'ala atta agli inserimenti offensivi.

Ora non resta che aspettare i primi responsi del mercato per capire quale sarà la composizione definitiva della rosa bianconera, ma alcuni punti cardine sono già stati fissati e l'interesse per vedere come saranno trasmessi sul campo sta salendo ora dopo ora.

Infine, prima di lasciarci, una piccola digressione dal punto di vista meramente fantacalcistico. Dopo la conferenza stampa di Sarri, Ronaldo diventa, ancora più di dodici mesi fa, l'obiettivo numero uno per tutti i fantAllenatori, ma attenzione anche a Dybala e Douglas Costa. Se il tecnico decidesse di impiegarli costantemente tutti insieme potremmo vedere piogge di bonus da tutti e tre, con i due sudamericani che si andrebbero a riscattare dopo l'ultima, opaca, stagione. Gli altri nomi da circoletto rosso sono anche quelli di Pjanic e Bernardeschi, giocatori su cui il tecnico sembra riporre molta fiducia.