Edin Dzeko è a un passo dal Chelsea.

"Alzi la mano chi lo ha"

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È evidente che una trattativa del genere a gennaio, oltre che agli equilibri della Serie A, scombussoli ancora di più gli equilibri delle vare leghe fantacalcistiche italiane. Stiamo parlando del capocannoniere della scorsa Serie A e del centravanti della 5^ squadra in Italia - stando alla classifica attuale -, un attaccante in grado di segnare 9 gol in campionato e di mettere a referto 3 assist, un attaccante per il quale chi se lo è accaparrato in estate ha dovuto lasciare sul tavolo dell'asta un pacco di soldi, cambiali e possibilmente anche la madre. Tutto questo non può non creare scompiglio nelle leghe italiane. "Va beh, con lo svincolo rientrano tanti soldi" diranno i più, quelli che non stanno vivendo questo dolore lancinante di veder scivolare dalle mani il proprio più grande asset della rosa. Ma noi sappiamo cosa vuol dire e sappiamo anche tutte le reazioni che si stanno susseguendo nelle varie case italiane e analizzeremo di seguito come si sta articolando il dolore di chi sta per perdere Dzeko.

PRIMA FASE - L'incredulità

"Vuoi che alla Roma siano talmente polli da venderlo a campionato in corso?" oppure "Soliti giornalisti terroristi che vogliono destabilizzare l'ambiente". Queste sono due delle infinite frasi che sono uscite dalla bocca del fantallenatore che ha Edin Dzeko in rosa. È una situazione troppo inverosimile per essere vera e quindi via con la demolizione di qualsiasi notizia, tutte quante fake news mirate a creare scompiglio, ma che in realtà svaniranno in una bolla di sapone. 

Anche lui lo ha in rosa

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SECONDA FASE - La rabbia

Appurato che il continuo tran tran mediatico non può essere solo frutto di qualche giornalista burlone, il fantallenatore di Edin Dzeko passa il 75% delle sue giornate a inveire contro chiunque e contro qualunque cosa. Ogni cosa gli ricorda il bosniaco e il suo trasferimento al Chelsea: i gatti in casa vengono accusati di essere dei pugliesi senza cuore e messi a dormire fuori, le lucertole che si aggirano nei cortili vengono inseguite con l'intento di non farle scappare, amicizie decennali vengono interrotte perché c'è sempre il simpaticone di turno che ti sbeffeggia per aver perso Dzeko e allora via un insulto anche a lui, gli account social contenenti la parola "Roma" vengono presi di mira e poco importa se si tratta della Polizia Municipale della Capitale perché "DZEKO NON SI TOCCA!!".

TERZA FASE - La rassegnazione

"Che senso ha portare avanti queste ultime 17 giornate se tanto già ho perso?" La perdita di Dzeko segna profondamente il nostro fantallenatore che vive nel costante dubbio di proseguire o meno questa stagione. Poco importa se potrà vincere qualche partita, ma già il fato è stato misero nei suoi confronti e non esiste modo per sopperire a questa ingiustizia. "Con tutti i bomber che possono andare via - urla contro il cielo - perché proprio il mio?!" Il nostro fantallenatore è un uomo distrutto e come dargli torto in tutta onestà...

QUARTA FASE - La reazione

Questa fase non è riscontrabile in tutti i fantallenatori, ma ci sono coloro i quali non ci stanno e provano a togliersi di dosso questa negatività e provano alacremente a studiare in vista dell'asta possibili soluzioni e a concludere scambi degni della Longobarda: "Ti do un quarto di Laxalt, più Kalinic e la metà dispari di Milinkovic-Savic se mi dai Higuain, Barella e Praet", oppure: "Con i soldi che mi rientrano provo la strategia d'attacco e vado a fare l'asta per qualsiasi attaccante disponibile e prendo Lasagna e il sostituto che prenderà la Roma o Rafinha ché me lo sento che all'Inter spaccherà - possibilmente non il ginocchio -". E così il fantallenatore ferito prova a rialzarsi, ma in cuor suo sa che non sarà possibile riprendersi.

Un fantallenatore a caso che studia come sostituire Dzeko

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La cessione di Edin Dzeko lascerà un buco nell'attacco della Roma, ma soprattutto nel cuore dei suoi fantallenatori che - dopo aver sperimentato tutte le fasi sopra esposte - verranno accomunati da un'unica sensazione: l'odio verso il mondo e verso il fantacalcio. Salvo poi mettere già i soldi da parte per la prossima stagione, ché non si sa mai che possa essere l'anno buono.