Dopo il terzo disastro Mondiale consecutivo per l'Italia, chiuso con una non qualificazione, tifosi e parte di addetti ai lavori hanno accolto con gioia la prospettiva di voltare pagina, fuori dal campo ma anche in dentro. Tra le lacrime hanno annunciato l'addio alla Nazionale alcuni protagonisti di questi fallimenti come De Rossi, Barzagli, Buffon e, a mezza bocca, Chiellini. Dopo qualche mese, fuori dal campo si sono riviste le stesse facce ai piani alti di Figc e Lega, alla fine commissariate. E Buffon si è detto disponibile ad una nuova convocazione per difendere la porta azzurra.

La leggenda continua, qualcuno ha pensato. Molto oltre il dovuto, c'è da aggiungere. Perchè Buffon non è più il miglior portiere da un pezzo e quest'anno ha avuto un rendimento molto inferiore anche al suo collega Szczesny, che infatti ieri è stato preferito da Allegri contro il Torino. Prima di una scelta, che i tifosi della Juventus devono augurasi sia definitiva, Allegri ha dovuto scottarsi, contro il Tottenham. L'azione di Buffon sul gol di Eriksen ha una sola definizione: papera. Una talmente incredibile che sarebbe stata evitata giocando con il portiere volante. Sbagliato il posizionamento, sbagliato il passo verso un angolo di tiro quasi impossibile e, a condire, un tuffo a terra di una lentezza disarmante. Il povero Bernardeschi, che si è preso un rimprovero ingiusto dal portiere, l'avrebbe stando sul posto con il piattone destro.

E' chiaro che non può essere più Buffon il portiere titolare della Nazionale Italiana, un'Italia che ha finalmente l'occasione di ripartire e non si merita di restare ancorata a vecchie cariatidi, per quanto splendide siano state in passato. Soprattutto quando i sostituti sono già pronti e giocano già insieme nel club. Si tratta del Milan che con Gattuso ha trovato una solidità invidiabile in difesa, dando, o ridando, lustro a Donnarumma, Bonucci e Romagnoli. Da questi tre che dovrebbe ripartire Di Biagio.

Il portiere non ha bisogno di presentazioni. A 19 anni è già pronto fisicamente e psicologicamente e, pur con qualche miglioramento tecnico possibile, è già ora uno dei migliori estremi difensori. Davanti a lui la coppia Bonucci e Romagnoli è affiatata ed ha dalla sua numeri importanti. Dal ritorno dalla squalifica dell'ex Roma, i due hanno messo insieme 9 partite subendo solo 4 gol, nonostante affrontassero attacchi pericolosi come Lazio (due volte), Inter e Sampdoria. Durante questo periodo il Milan non ha mai perso e pareggiato solo due volte, segno di una quadratura trovata, soprattutto in difesa.

A favore dei tre, ai quali potrebbero essere aggiunto un'altra rivelazione come Calabria, anche l'età. Si va dai 30 di Bonucci, candidato anche alla fascia di capitano azzurro, ai 23 di Romagnoli ai 19 di Donnarumma. L'età giusta per guardare, finalmente con ottimismo, al prossimo Mondiale in Qatar. Senza perderci dietro ringraziamenti a una carriera che fu, altrimenti ci resteranno solo quelli.