Lo so, conoscendo la storia della Juventus il titolo di questo blog sembra essere un clamoroso ossimoro. Eppure in questa stagione qualcosa sembra essere per il momento cambiato.

In ambito europeo la formazione di Sarri sembra aver raggiunto una maggior consapevolezza, affrontando qualsiasi avversario con una concentrazione ed un'attenzione ad altissimi livelli. In questo senso la scelta della dirigenza juventina di cambiare la guida tecnica sembra aver finora funzionato. Questo tipo di atteggiamento viene poi riproposto anche in campionato nelle sfide di cartello, contro avversari come Inter e Napoli, mentre altrettanto non si può dire degli ultimi impegni di campionato e delle sfide contro le cosiddette medio-piccole. Anzi proprio nelle partite sulla carta più semplici, i bianconeri hanno mostrato dei preoccupanti cali di concentrazione, quasi come ad indicare una certa superficialità nella preparazione del match. In alcune occasioni addirittura Ronaldo e soci hanno avuto "bisogno" di passare in svantaggio prima di iniziare a fare sul serio; se poi si trovano di fronte squadre con una cifra tecnica più alta ed in un ottimo stato di forma come la Lazio, recuperare le reti di svantaggio diventa impossibile, proprio come accaduto nella scorsa giornata.

Dopo la vittoria contro il Bayer Leverkusen, arrivata nei minuti finali e solamente dopo l'inserimento di Dybala in campo per un Bernardeschi ancora una volta opaco, in molti stanno chiedendo al mister bianconero di osare il tridente pesante con continuità anche in campionato. Questo però porrebbe alcuni quesiti problematici.

Il primo tema scottante è sicuramente quello degli ingressi dalla panchina. Schierando titolari contemporaneamente Ronaldo, Higuain e lo stesso Dybala ed in attesa dei recuperi di Ramsey e Douglas Costa, l'unica sostituzione offensiva resterebbe appunto quella di Bernardeschi. Questo sarebbe però un cambio sicuramente meno aggressivo rispetto a quello con l'ingresso di un Dybala o di un Higuain in corso del match. Il secondo tema è invece quello relativo all'equilibrio della squadra. In fase di non possesso il tridente richiede un grosso sacrificio agli attaccanti, un lavoro molto fisico, necessario ad alzare il pressing sui primi portatori di palla avversari ed utile a sporcare le linee di passaggio verso i registi ed esterni. Nel caso in cui questo lavoro dovesse, per qualsiasi motivo, venire meno, il centrocampo andrebbe certamente in sofferenza e per garantire un maggiore equilibrio alla squadra sarebbe necessario scegliere opzioni più fisiche, alla Matuidi, rispetto a giocatori più utili in fase di palleggio.

La soluzione a questo enigma potrebbe essere invece rappresentata da un cambiamento di marcia a livello mentale degli uomini di Sarri. Anche mantenendo una formazione tipo che preveda l'inserimento del numero 33 alle spalle del tandem offensivo di turno, sarebbe sufficiente che i bianconeri mettessero in campo fin dal primo minuto anche in campionato la stessa intensità di gioco vista sui palcoscenici europei. Certamente a livello di dispendio di energie mentali questo atteggiamento richiede un maggiore sforzo, ma in questo momento è fondamentale apportare qualche cambiamento, così da poter mantenere alta la pressione sui capolista dell'Inter senza mettere troppo a rischio l'equilibrio tattico della squadra.

La partita di oggi pomeriggio contro l'Udinese potrebbe essere dunque il primo tassello utile per questa svolta, nella speranza che i nerazzurri lascino qualche punto per strada già a partire dal posticipo di questa sera contro la Fiorentina.