Ieri ha annunciato il ritiro un calciatore già fermo da due anni, Antonio Cassano. Giocatore sopraffino, capace di vedere gioco come pochissimi e dotato di una tecnica inarrivabile. Peccato che abbia, a più riprese, dimostrato che a lui di fare il calciatore non è che interessasse poi molto e infatti di lui ricorderemo più le imprese fuori dal campo, o al massimo a gioco fermo, che le giocate spettacolari.

Ecco raccolte in una Top 10 in ordine decrescente le sue migliori Cassanate*.

11) La presentazione al Real Madrid con la pelliccia

Di outfit orribili il mondo del calcio ne è pieno. Ma in fondo sono giovani e con molti soldi e nel tempo libero possono mettersi addosso tutte le tende che vogliono. Ma Cassano ha fatto di più mettendosi un giubbino con un collo di pelliccia alla presentazione con il club più famoso del mondo. Decisamente fuori luogo.

10) "Se sbaglio al Milan, sono da manicomio"

Quando Cassano pronunciò nel gennaio 2011 questa frase alla conferenza di presentazione con il Milan, tutti hanno iniziato a pensare a quando Cassano avrebbe dimostrato di essere da manicomio. Parole forti dette da un giocatore la cui squadra precedente ha volentieri pagato per farlo andar via. C'è da dire che in effetti al Milan non fece errori se non quello di essere molto poco grato alla squadra che lo ha sostenuto nel momento più difficile della sua vita e che gli ha regalato l'unico trofeo della sua carriera.

9) La Grande Fuga

Nel marzo 2001 Cassano è in ritiro con l'Under 21. Il C.T. Gentile annuncia la formazione che affronterà la Romania con Cassano in panchina e Bonazzoli e Cipriani in attacco. Un affronto per il 19enne di bari che prese la macchina e se ne andò dal ritiro. 

8) "Posso fare ancora la differenza in Serie A"

(Descrizione mancante per impossibilità a non ridere, ndr).

7) La pancia di Madrid

Un calciatore professionista nella squadra più bella del mondo farebbe di tutto per giocare. Il Gordito Cassano evidentemente non risponde alla definizione.

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6) L'imitazione di Capello

Dopo un inizio difficile al Madrid, arriva un allenatore che ti conosce e ti apprezza. Lo fai arrabbiare. Geniale.

5) Mi ritiro, non mi ritiro

Dopo aver fallito per la seconda volta alla Sampdoria, Cassano trova qualcuno disposto ad offrirgli un contratto in Serie A nel Verona. Lui accetta, poi cambia idea, poi ricambia idea, poi ricambia idea. Tutto in un mese Alla fine decide che doversi allenare per un anno è veramente troppo. Stessa conclusione di questi giorni dopo una settimana di allenamento con la Virtus Entella. Resta da sperare che sia la sua ultima parola.

4) Litigi vari

Cassano, come la batteria dei primi smartphone, ha un'autonomia molto bassa. E quando finisce bisogne litigare con qualcuno. In ordine cronologico sono finiti nelle mire di Cassano il tecnico allora doriano Delneri, il presidente che è come un padre Garrone, il suo vice Romei e il tecnico interista Stramaccioni, con il quale sarebbe arrivato alle mani. Un curriculum da enforcer da hockey, senza averne il fisico però.

3) Le corna all'arbitro

Un grande classico nei tornei dei paesi più malfamati d'Italia è arrivato in una finale di Coppa Italia grazie a Cassano che non contento della giusta espulsione di Rosetti, mostra le corna al direttore di gara.

2) "Froci? Problemi loro"

Anche quando non si tratta di calcio, Cassano è capace di uscite a vuoto come questa, gravissima. Dai più fu l'episodio fu bollato come espressione di un personaggio sopra le righe, mentre la Uefa si limitò a una multa. In definitiva, fu trattato come un bambinone poco educato, forse era giusto così.

1) "A te, dopo, ti aspetto qua"

Già duro da accettare il doppio pronome, l'idea che un calciatore (nell'accezione più larga del termine considerando che si tratta di Cassano) di Serie A possa minacciare di picchiare un arbitro, Pierapoli durante un Samp-Torino del 2008, è gravissima. Solo 5 giornate di squalifica per FantAntonio. Peccato, era l'occasione giusta per fargli capire che il calcio non faceva per lui.

*Dal vocabolario Treccani: s. f. (scherz. iron.) Gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Antonio Cassano.