Il pareggio a reti bianche di venerdì sera tra Inter e Roma aveva aperto per la Juventus la possibilità di tornare in testa alla classifica in solitario.

Invece gli uomini di Sarri nel quarto anticipo sono usciti sconfitti dall'Olimpico di Roma per mano di un'ottima Lazio. Questa sconfitta certifica il pessimo andamento dei bianconeri, soprattutto in campionato. Mettendo a confronto le prestazioni offerte in ambito europeo e quelle sul terreno italiano, per i bianconeri si nota una clamorosa differenza di rendimento più sul piano del gioco che su quello dei risultati ottenuti. Quella contro la Lazio è infatti la prima nelle partite ufficiali della stagione 2019/20, tuttavia è il culmine di una serie di prestazioni decisamente negative, spirale che si è innescata già diverse settimane fa e che per ora non sembra voler terminare, anche se la sconfitta con la Lazio ne è il punto più basso, almeno fino a questo momento.

Eppure nel quarto anticipo della quindicesima giornata Dybala e soci avevano iniziato il match con il giusto piglio sfiorando prima la rete con Bernardeschi su servizio di Ronaldo e poi trovando il vantaggio con lo stesso attaccante lusitano abile a girare in porta da pochi passi un interessante assist di Bentancur. La svolta del match per i bianconeri arriva con l'ennesimo infortunio, questa volta ad abbandonare il campo anzitempo è Bentancur, tra i migliori degli juventini fino a quel momento, assist a parte. Al posto dell'uruguaiano, Sarri fa subentrare Emre Can, la cui testa però sembra ormai ben lontana dalla Juventus. Così prima del finire del primo tempo i padroni di casa trovano la rete del pareggio grazie ad un colpo di testa di Luiz Felipe che sfrutta il varco formatosi tra Bonucci ed Alex Sandro.

La ripresa si apre con un'altra occasione per la Juventus: Straskosha sbaglia la misura di un passaggio per Acerbi, la sfera rotola tra i piedi di Dybala che, però, si fa murare la conclusione dallo stesso portiere laziale, ignorando per altro Cristiano Ronaldo, completamente libero nel cuore dell'area capitolina. Questa occasione mangiata chiude virtualmente il match della squadra di Sarri. Pochi istanti più tardi i bianconeri restano in inferiorità numerica per l'espulsione di Cuadrado, poi i capitolini trovano il vantaggio con Milinkovic-Savic e chiudono definitivamente le contese nei minuti di recupero con Caicedo. Tra le due reti inoltre Szczesny aveva anche parato un rigore ad Immobile.

Trovare i motivi per questa clamorosa involuzione è un compito che spetterà unicamente a Sarri, ma quello che sta succedendo a questa Juventus merita decisamente un approfondimento. In questo momento i bianconeri sembrano più alla ricerca di loro stessi che del risultato, il calcio dettato da un possesso palla massiccio non sembra essere ancora nelle loro corde e che necessita ancora molto lavoro prima di essere completamente assimilato dagli interpreti sul campo. Dopo questo primo squarcio di stagione inizia a pesare anche il lavoro fatto in fase di calciomercato. Tra i nuovi arrivati solamente de Ligt, agevolato per altro dall'infortunio di Chiellini, ha il ormai il posto da titolare assicurato. A centrocampo né Rabiot né Ramsey sono ancora riusciti a dare il loro contributo con costanza, se a questo ci aggiungiamo la nota fragilità di Douglas Costa ed un Bernardeschi ormai più trequartista di rottura che di creazione, si capiscono le evidenti difficoltà ad imporre il proprio gioco nella metà campo avversaria.

Ovviamente c'è ancora moltissimo tempo per trovare la soluzione a queste situazioni e la sosta natalizia potrà essere propedeutica proprio in questo senso, mentre difficilmente il mercato potrà essere di grandissimo aiuto. I bianconeri hanno necessità di ricaricare le pile fisiche e soprattutto mentali, nella speranza che Cristiano Ronaldo torni ad essere il leader di cui questa squadra ha bisogno, soprattutto all'interno del rettangolo di gioco.