Lo aspettavo, si è fatto attendere, ma è finalmente arrivato: la prima stagione con VAR del calcio italiano è arrivata al momento in cui la stragrande maggioranza di opinionisti e tifosi si è schierata contro la grande innovazione storica a seguito di un episodio pro-Juve nel match di Coppa Italia contro il Torino. Poco importa che si stava già 1-0, poco importa se il Toro sino a quel momento non avesse mai impegnato Szczesny, poco importa se il VAR e la moviola sono due cose differenti (l'arbitro rivede sempre a velocità normale, per quel che può valere ricordarlo, oltre a tutti i discorsi sul protocollo, sul chiaro errore, sulla continuità di gioco, tutti temi spiegati poco e male in questi mesi da e agli addetti ai lavori), l'unica cosa che conta è sfogarsi e buttar fuori finalmente quanto si era tenuto a bada da agosto ad oggi. Perché "lo schifo è tornato, il VAR esce a pezzi, la Juve non ha bisogno di questi episodi, è incredibile quello che ha combinato Doveri, tutti hanno visto, niente di nuovo": non si offenda nessuno, ma è evidente che ad esprimersi così non possono che essere così persone per lo meno disattente, gente che non si rende conto di quello che è successo da inizio campionato ad oggi, sia relativamente ai casi arbitrali che riguardano la Juventus, sia relativamente all'operato dell'arbitro Doveri. Che sia odio calcistico (solo calcistico?), che sia ricerca di notorietà, che sia caccia ad un click in più, un like, un retweet, è chiaro come si stia facendo polemica, più o meno consapevolmente è soggettivo dirlo. Una polemica che sicuramente fa male al calcio italiano.

Spiego subito perché parlo di disattenzione, di racconto non fedele della storia, perché chi si fa portatore delle idee di cui sopra poi dovrebbe spiegare cosa pensa di tutta la montagna e non solo della punta dell'iceberg. Limitandoci esclusivamente a questo campionato, c'è una lunga lista di casi che fa nascere spontanee due domande:

1) se è sempre la solita storia pro-Juve, come mai certe situazioni sono state giudicate in una certa maniera nel recente passato?

2) Se l'arbitro Doveri è il solito direttore di gara nelle mani dei poteri forti, come può essere che si sia comportato in una certa maniera nell'arco dell'intero girone d'andata?

Andiamo al dunque, ma prima una dovuta premessa: di seguito non troverete un elenco fatto per lamentarsi di chissà cosa, ma semplicemente la cronaca di alcune circostanze fra l'altro realizzata da soggetti con voce sicuramente più autorevole rispetto a quella del sottoscritto, a dimostrazione che non si può distruggere un contesto generale per far credere che si stia perpetuando chissà quale oscenità a favore di Tizio o di Caio.

1.a giornata di Serie A: in Verona-Napoli c'è proprio Doveri al VAR, convalida un gol ai partenopei, ma "L'arbitro, dopo qualche secondo, decide di non utilizzare il Var. Decisione superficiale perché Koulibaly spinge il portiere Nicolas" (fonte: Sportmediaset).

2.a giornata di Serie A: in Genoa-Juve (arbitro Banti, VAR Fabbri-La Penna) "sul punteggio di 1-0 per il Genoa, è stato utilizzato il Var per concedere un rigore ai rossoblù. Il fallo di Rugani su Galabinov (che ha poi trasformato il penalty) è evidente ma l'azione doveva essere fermata sul nascere per un fuorigioco dell'attaccante bulgaro sul tocco dentro di Taarabt" (fonte: Sportmediaset).

4.a giornata di Serie A: in Sassuolo-Juventus (arbitro Massa, VAR Maresca-Aureliano) "Nella ripresa rischia Acerbi quando in area usa le maniere forti su Dybala: ci poteva stare il rigore, il VAR non interviene" (fonte: La Gazzetta dello Sport).

7.a giornata di Serie A: in Atalanta-Juventus (arbitro Damato, VAR Orsato-Ghersini) "sul 2-2, nella stessa azione rischiano grosso Palomino e Caldara su Higuain: il primo lo trattiene (anche se poi lascia la presa), il secondo gli pesta un piede indietreggiando per colpire di testa. Ci poteva stare il rigore" (fonte: La Gazzetta dello Sport).

9.a giornata di Serie A: in Udinese-Juventus torna di scena Doveri, direttore di gara che "si perde il penalty dopo che Ali Adnan colpisce in modo netto Mandzukic subito dopo la girata a rete (fonte: La Gazzetta dello Sport). Inoltre "In off side il gol di Danilo (2-2), appena oltre Lichtsteiner sul cross di De Paul" (fonte: Il Corriere dello Sport).

12.a giornata di Serie A: in Juventus-Benevento Doveri è al VAR, e si perde "Il tocco di mano di Djmsiti che era da rigore, pallone sulla mano e non sulla gamba destra alta" (fonte: Il Corriere dello Sport).

13.a giornata di Serie A: si gioca Napoli-Milan, dirige Doveri che "inizialmente annulla la rete di Insigne (1-0) ma Valeri al VAR richiama la sua attenzione e lo convince a rivedere la decisione" (fonte: Eurosport), con immagini che ancora oggi non hanno mai chiarito del tutto. Nella stessa giornata la Juve gioca al Marassi e perde contro la Sampdoria (arbitro Guida, VAR Giacomelli-Marrazzo), ma "Sul gol del 3-0 della Samp c’è un fallo di Zapata su Khedira" (fonte: Il Corriere dello Sport).

17.a giornata di Serie A: ancora Doveri al VAR in Bologna-Juve. "Cross in area del Bologna, Mandzukic salta nel suo “cilindro”, è Mbaye che invece lo fa in maniera scomposta. Soprattutto, ed è questa la discriminante, con il braccio sinistro alto, sicuramente non in posizione consona rispetto allo sviluppo dell’azione. Mandzukic colpisce di testa, il pallone va proprio sulla mano di Mbaye e solo dopo sulla testa del giocatore rossoblù" (fonte: Il Corriere dello Sport)

18.a giornata di Serie A: in Sassuolo-Inter "Non benissimo Doveri, si perde un rigore evidente su Berardi. La spinta di Cancelo è netta, arriva con la coscia destra e le braccia" (fonte: Il Corriere dello Sport). A Torino c'è Juventus-Roma (arbitro Tagliavento, VAR Irrati-Pinzani): "Rigore invocato dai bianconeri al minuto 24: Higuain anticipa l’uscita di Alisson spostando il pallone. C’è il contatto con la gamba del portiere" (fonte: La Gazzetta dello Sport).

19.a giornata di Serie A: si chiude la lista con Doveri VAR in Crotone-Napoli: "A metà ripresa tocco di mani in area di Mertens. Sembra che il braccio vada verso il pallone, era rigore. Per Mariani era difficile da valutare perché era coperto. Ma il Var doveva intervenire e fare in modo che l'arbitro rivedesse l'azione" (fonte: Sportmediaset).

In un mondo normale basterebbe e avanzerebbe tutto ciò per chiudere qui qualunque polemica, per etichettare come merita un ragionamento malato, ma è su questa malattia che si fonda l'attenzione del tifoso oggi: parlare di calcio non interessa più quasi a nessuno, e l'evidenza delle cose non è servita, non serve, né servirà. E' questo il prodotto che piace? Si continui a venderlo, continuate a comprarlo, l'economia gira (male) così, ma qualcuno da queste parti proverà sempre e comunque ad alzare il dito, restare attaccato ai fatti, e provare a farvi notare che la storia la si costruisce anche in altro modo e non solo con i pettegolezzi.