Al fantacalcio, si sa, ci sono le certezze assolute. Quelle che sai che non ti tradiranno mai, anche se attesi da partite di cartello. Dieci livelli sotto, troviamo l'Inferno dei flop stagionali: magari strapagati all'asta, magari scommesse rivelatesi perdenti. In mezzo, un limbo sterminato di giocatori dal valore e dal rendimento estremamente variabile, che oscillano tra la sorpresa dell'anno al 'peccato, mi aspettavo di più'. Tra questi, abbiamo selezionato cinque piacevoli 'azzardi di lusso' che nel prossimo fine settimana saranno chiamati a impegni - almeno sulla carta - più o meno complessi. E così il dubbio dei fantallenatori incombe: da schierare lo stesso o da relegare in panchina?


1) Nicolò Barella - Ennesima prova di maturità al varco, qualora fossero ancora necessarie per far comprendere a tutti di che livello di crescita e maturazione stiamo parlando. Eppure, nonostante abbia dimostrato di giocare a 21 anni anche in Nazionale quasi con la classe e l'esperienza di un veterano, c'è ancora qualcosa da limare. Come la tendenza al cartellino giallo (già 3 finora in campionato), mannaia al fantacalcio che va a limitare parzialmente la comunque buona fanta-media attuale del 6.5. La Juventus si presenterà con il trio Pjanic - Matuidi - Bentancur, con Benatia e Bonucci al centro della difesa e, soprattutto, con la mente forse un po' rivolta alla Champions. Un fattore eventualmente da sfruttare fino in fondo.

2) Nikola Milenkovic - In pochi si aspettavano che potesse rendere in questo modo da terzino destro. Eppure sta andando talmente bene che per gennaio diversi top club europei vorrebbero dare l'assalto al gioiellino della Fiorentina. Intanto, piedi per terra: domani c'è la Roma. Lo specialista serbo va a completare una catena di destra con Benassi e Chiesa, probabilmente i tre giocatori più in forma e decisivi della Viola in campionato. Di fronte, Kolarov, Pellegrini ed El Shaarawy: mica male. Facile pensare che Pioli gli chiederà di approcciarsi alla sfida con un atteggiamento più difensivo del solito, magari evitando che si sganci in avanti per sfruttare il suo ottimo tiro da fuori. Elemento di sicuro da tenere a mente. Ma quanto sarebbe dura lasciare fuori uno dalla fanta-media del 6.75?

3) Emanuele Giaccherini - Ventura è ancora a caccia del cambio di passo. In due partite sulla panchina del Chievo, zero punti, due gol fatti (di cui uno su rigore) e ben sette incassati. Come uscire da questa tremenda crisi per tornare a sperare nella chimera salvezza? Facile: affidandosi ai suoi uomini migliori. Tra questi, indubbiamente, l'ex Bologna che nel suo campionato ha trovato solo una rete (dagli undici metri, contro la Juventus) e un assist, oltre a due ammonizioni, qualche insufficienza e un paio di match saltati per infortunio. Servirà un'inversione di tendenza personale e di squadra al cospetto dell'ottimo Sassuolo di De Zerbi. E i fantallenatori si augurano che torni a sfornare un bonus pesante.

4) Federico Santander - E' vero, l'Atalanta è in gran ripresa e la 'resurrezione' è coincisa con il ritorno in grande stile di Josip Ilicic. Ma il centravanti felsineo in questo momento, insieme con il ritrovato Palacio, rappresenta l'àncora a cui aggrapparsi per continuare a macinare punti. I numeri gli danno ragione: 3 centri, 1 assist e roboante fanta-media del 7.22. Occhio a questa statistica: tutti e tre i gol messi a referto sono arrivati davanti ai propri tifosi. Evidentemente l'aria e la spinta dell'Dall'Ara gli danno quella carica in più, sebbene anche la settimana scorsa al Mapei Stadium abbia inciso con l'assist per Don Rodrigo nel derby col Sassuolo. Il terzetto Toloi - Palomino - Mancini funziona eccome ma, dati alla mano, stavolta servirà sgranare ulteriormente gli occhi.

5) Krzysztof Piatek - Il più grande dilemma al fantacalcio: è da mettere anche con le big, peraltro in trasferta? Se ci limitassimo ai nudi e freddi numeri, non ci sarebbe molto da aggiungere: uno in grado di realizzare 9 reti in 10 giornate, peraltro alla sua prima esperienza in Italia, sarebbe da schierare anche contro il Real Madrid. Dall'altra parte, però, c'è il fronte delle emozioni, delle sensazioni, delle ansie. E qui il discorso si complica non poco. Perché il polacco non segna da tre partite (considerato anche il recupero col Milan), guarda caso dal momento in cui il Genoa ha cambiato guida tecnica tornando ad affidarsi a Juric. All'orizzonte le nubi non promettono nulla di buono: altra trasferta ostica, di nuovo a San Siro ma stavolta con l'Inter che, come se non bastasse, ha la miglior difesa del torneo. Non la premessa ideale per sperare di tornare a sorridere. Ma è pur vero che non può piovere per sempre...