L'Udinese cambia ancora: saltata ieri la panchina di mister Nicola, dopo quella di Velazquez lo scorso 11 novembre; ora toccherà a Igori Tudor traghettare la compagine friulana verso la salvezza a 10 partite dalla fine del campionato. 

La squadra bianconera si trova assieme all'Empoli al quart'ultimo posto, con una partita da recuperare in casa della Lazio, ad un solo punto dal Bologna, reduce dalla vittoria sabato scorso sul campo del Torino. 

Situazione complicata, l'Udinese dovrà ricompattarsi in questa sosta di campionato. 
Mister Tudor lo scorso campionato subentrò a 4 gare dalla fine, con un ruolino di marcia che garantì 7 punti fondamentali per la salvezza: 2 vittorie (con Verona e Bologna), 1 pareggio (a Benevento) ed una sconfitta (in casa contro l'Inter). 

Ora il tecnico croato si ritrova una rosa differente: potrebbe continuare sul 3-5-1-1 o, in alternativa, il 3-4-1-2 con De Paul arretrato a dar manforte al centrocampo, ma anche provare a dare una sterzata con il passaggio al 4-4-2.

Analizziamo le ipotesi dello schieramento bianconero, con relativo 11 e ballottaggi. 

La novità del 4-4-2:   

Schieramento che darebbe maggior stabilità difensiva, con Nuytinck e Troost-Ekong centrali a difesa della porta di Musso. Terzini agirebbero Zeegelar e Larsen, in attesa del pieno recupero di Samir dall'infortunio alla caviglia. 

In mezzo al campo potrebbero essere preferite la fisicità e la corsa di Mandragora e Fofana all'esperienza di Behrami e Sandro, che rimarrebbero comunque valide alternative. Esterni veloci ad attaccare gli spazi, ma anche a ripiegare: D'Alessandro, che sta ultimando il recupero dall'infortunio, potrebbe trovare posto a sinistra mentre sulla destra potrebbe essere proposto l'offensivo Pussetto. Tandem d'attacco composto da De Paul e Lasagna, quest'ultimo reduce dai gol contro Juve e Napoli che gli sono valsi la convocazione in Nazionale, ma pronto a subentrare ci sarebbe Okaka. 

Il più rodato 3-4-1-2

Senza, invece, apportare sostanziali stravolgimenti, mister Tudor potrebbe insistere sulla difesa a tre: troverebbe posto De Maio ai lati di Nuytinck e Troost-Ekong, davanti alla porta di Musso. La posizione ad elastico di De Paul cambia fisionomia alla schieramento a seconda dell'avversario, ma anche della fase di gioco: l'argentino, infatti, potrebbe disporsi in linea con gli altri centrocampisti Larsen, Fofana, Mandragora e Zeegelar ma anche alzarsi e vestire i panni di trequartista subito alle spalle degli avanti Pussetto e Lasagna (che si ritroverà in perenne ballottaggio con Okaka). 

Se però, la titolarità del numero 10 argentino appare sicura, mister Tudor in mediana può vantare molta scelta: infatti, i titolari indicati su carta, rimangono insidiati da Behrami e Sandro nel mezzo, come sulle fasce da D'Alessandro e Ter Avest. 

Il più coperto 3-5-1-1

Atteggiamento più di di attesa e di difesa, nel quale farebbe le spese Pussetto che potrebbe scivolare così in panchina. In attacco il solo Lasagna (staffetta consueta con Okaka, ma in questa eventualità anche lo stesso argentino ex Huracàn), sostenuto da De Paul sulla trequarti. 

Centrocampo folto, con la regia di Sandro (o Behrami) coadiuvato da Mandragora e Fofana. Corsie esterne presidiate da Zeegelar e Larsen, alternative restano rispettivamente D'Alessandro e Ter Avest. 

Difesa a tre con Nuytinck e Troost-Ekong capisaldi, poi De Maio a completare il reparto dinanzi al portiere Musso.