La Top 11 dei 35enni - alcuni ancora in attività - è un mix ben assortito di campioni. Su tutti brillano le stelle di Dani Alves, Ribery e Van Persie, vere icone del calcio del secondo decennio degli anni 2000. Tra gli esclusi nati nel 1983 troviamo numerosi calciatori - alcuni anche pezzi pregiati del fantacalcio di qualche anno fa: Vargas, Cassani e Bovo in difesa; Bastos, Felipe Melo, Van der Vaart, Meireles e Hleb a centrocampo; mentre in attacco non possiamo non citare Vucinic, Fred, Huntelaar e Cavenaghi. 

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Claudio Bravo 13/04/1983

A difendere i pali della nostra top 11 troviamo il capitano del Cile campione d’America nel biennio d’oro 2015 e 2016. Carriera importante per il numero 1 della Roja che, dopo gli inizi in patria al Colo Colo, è sbarcato in Spagna. 8 anni alla Real Sociedad tra Prima e Segunda Division (dove ha anche segnato un gol su punizione), poi un fortunato biennio da titolare esclusivamente in Liga con il Barcellona, squadra con cui ha vinto, senza però mai scendere in campo, una Champions League (in finale contro la Juve). Poi il passaggio al City dove adesso fa da chioccia al più giovane di 10 anni Ederson. Ottimo pararigori è una sicurezza della nostra formazione. 

Dani Alves 06/05/1983

Tra i migliori terzini della storia del calcio, possiamo permetterci di fare il suo nome. Quasi da attaccante aggiunto, il brasiliano è risultato spesso fondamentale nell’accompagnare la manovra nelle prestigiose squadra in cui ha militato. I 146 assist in carriera non sono una casualità. Capace di risolvere con le sue giocate le partite più difficili (l’unica stagione alla Juventus è stata emblematica), ha vinto di tutto in carriera. Dalle Champions con il Barcellona, ai titoli nazionali con la Juve, il Psg e il club catalano, senza dimenticare le 2 Europa League con la maglia del Siviglia. Con la nazionale del Brasile vanta 2 Confederations Cup, la Coppa America del 2007 e un Mondiale Under-20. In forza ancora al Psg sta cercando di recuperare dalla rottura del crociato che lo ha costretto a non partire per Russia 2018. 

Dante Bonfim Costa Santos 18/10/1983

Roccioso ed esplosivo ha guidato – insieme a Jerome Boateng - per un intero triennio la retroguardia del Bayern, campione 3 volte di Germania e vincitore della Champions League 2012-2013 nell’anno del triplete. Questo è stato senza dubbio il suo periodo migliore, in cui ha notevolmente arricchito il proprio palmares. Il brasiliano, che non ha mai giocato in Italia, dopo essersi messo in luce allo Standard Liegi è sbarcato in Bundesliga, al Borussia Mönchengladbach. Oggi è il capitano del Nizza squadra con cui punta a chiudere la carriera. Con i verdeoro ha in bacheca la Confederations Cup del 2013.

Álvaro Arbeloa 17/01/1983

Prodotto della cantera del Real è stato un difensore centrale di buon affidamento. Non sempre titolare, tutte le volte che è stato chiamato alle armi ha risposto egregiamente presente. La sua affidabilità nonché duttilità gli ha permesso di sfoggiare un palmares invidiabile: 2 Champions e 1 Liga con i blancos, 2 Europei e 1 Mondiale con la Spagna. Insieme a Dante costituisce una coppia di centrali esperta e ben assortita a cui affideremmo le chiavi di casa. 

Bacary Sagna 14/02/1983

Sulla fascia sinistra chiediamo un favore a Bacary Sagna, terzino sinistro per natura che si è sempre distinto per spirito di sacrificio sulla fascia di competenza. Ottimo crossatore, ha vissuto gli anni migliori con la maglia dell’Arsenal. Con i gunners ha disputato 283 partite ufficiali in 7 stagioni conquistando però solo una Coppa d’Inghilterra. Poi il passaggio al City che usando un eufemismo possiamo definire non esaltante. La scorsa stagione abbiamo avuto modo di vederlo all’opera con la maglia del Benevento, ma era già chiaro che il francese fosse un lontano parente del terzino fluidificante apprezzato a Londra e capace di collezionare ben 65 gettoni con la nazionale francese. Oggi è migrato in Canada, al Montreal Impact. 

Daniele De Rossi 24/07/1983

Capitan futuro, insieme a Yaya Tourè, costituisce la diga centrale della nostra top 11. Una carriera calcistica votata fedelmente alla Roma non gli ha permesso di vincere ciò che forse avrebbe meritato, ma Danielino è stato indubbiamente uno tra i centrocampisti che per primi hanno guadagnato la fama di “moderni” nel loro ruolo. Regista e incontrista al tempo stesso, è abilissimo nel gioco aereo, negli inserimenti senza palla e nel tiro dalla distanza. Quarto per numero di presenze in nazionale, ha segnato la bellezza di 21 gol, non pochi per essere un centrocampista. Il mondiale del 2006, macchiato dall’espulsione contro gli Stati Uniti ma purificato dal rigore in finale contro la Francia, è qualcosa che non si dimentica. 

Yaya Touré 13/05/1983

Uno dei calciatori africani più forti di tutti i tempi. 188 centimetri per 90 chili, è stato per lunghi anni il mediano che tutti non avrebbero mai voluto incontrare su un rettangolo verde. Nonostante la sua imponente stazza era capace di fare anche il regista e all'occorrenza il trequartista, diventando nel tempo anche specialista sui calci piazzati, sia rigori che punizioni. Ha fatto le fortune del Manchester City con cui ha vinto 3 Premier e svariate coppe. Con la maglia della Costa d'Avorio ha conquistato da protagonista la coppa d'Africa nel 2015.

Franck Ribéry 07/04/1983

Tra i migliori bonusman ancora in attività un posto di primissimo piano viene occupato dal brevilineo di Boulogne-sur-Mer. Ala destra con spiccatissime doti offensive con la maglia del Bayern in 409 presenze ha fatto registrare 180 passaggi vincenti e 122 gol. Numeri pazzeschi per i fantallenatori che in Italia sarebbero sicuramente impazziti per il francese. Dotato di un tiro secco e preciso e di un dribbling ubriacante, Scarface è stato uno dei protagonisti del triplete del Bayern della stagione 2012-2013. Con la Francia in 81 apparizioni non ha raccolto molti allori, unica soddisfazione il secondo posto nel mondiale del 2006, giocato da protagonista. 

Fabio Quagliarella 31/01/1983

Con quasi 36 primavere sul groppone è uno dei bomber più prolifici della Serie A. In questi ultimi anni alla Samp sta invecchiando come del vino di ottima annata, continuando a deliziare gli amanti del calcio con gol di pregevolissima fattura: di tacco, in rovesciata, a giro e anche di testa. Formatosi calcisticamente nelle giovanili del Toro, Quagliarella ha girato mezza Serie A, toccando piazze importanti come Napoli e Torino, sia bianconera che granata. Con la Vecchia Signora si è tolto la soddisfazione di mettere in bacheca gli unici trofei della carriera (3 scudetti e 2 supercoppe). Sfortunata l’esperienza con la Nazionale con cui ha collezionato 27 presenze, ma partendo quasi sempre dalla panchina. 

Ricardo Quaresma 26/09/1983

Adattato sulla fascia sinistra troviamo uno dei più talentuosi calciatori portoghesi di tutti i tempi, che, nonostante una carriera ricchissima di successi, si è dimostrato spesso troppo discontinuo. Esteta e dribblomane ha alternato giocate pazzesche a stagioni fallimentari in piazze importanti come all’Inter e al Chelsea. Oscurato in patria dall’astro di Cristiano Ronaldo, si è tolto comunque la soddisfazione di vincere un Europeo nel 2016 con la propria nazionale. La sua trivela è diventata un marchio di fabbrica esportato in tutto il mondo. Dopo un’esperienza negli Emirati Arabi che sembrava anticiparne il ritiro, ha trovato una seconda giovinezza nel Be?ikta?, squadra con cui ha totalizzato 210 presenze e 37 gol. 

Robin van Persie 06/08/1983

Punta di diamante della nostra top 11 un attaccante di razza che in carriera ha dimostrato di saper segnare in qualunque modo. Nato a Rotterdam, ha mosso i suoi primi passi con il Feyenoord, squadra in cui adesso a 35 anni ha deciso di chiudere la carriera. E’ stato uno dei bomber più prolifici della Premier League (144 gol in 280 partite) con la maglia dell’Arsenal prima e del Manchester United poi, anche se ha vinto meno di quanto forse avrebbe meritato. Con la nazionale olandese è primatista per numero di gol (50 in 102 presenze).

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi.#LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.