In settimana Gattuso ha rinnovato il contratto con il Milan legandosi ai colori rossoneri per altri tre anni. Un rinnovo meritato a suon di risultati, di buone prestazione e di un ambiente reso di nuovo forte e unito dal tecnico che meglio di tutti negli ultimi anni ha saputo incarnare lo spirito del Milan. Messa da parte la questione rinnovo, Gattuso deve finire al meglio la stagione. Confermare il piazzamento Europa League (la Champions è sfumata con i punti persi nel girone d'andata) e provare a vincere la Coppa Italia contro la Juventus. Poi si penserà alle prossime stagioni.

Partendo da un punto fermo, anzi fermissimo: la coppia difensiva formata da Leonardo Bonucci e Alessio Romagnoli. Da quando fanno coppia fissa insieme, vale a dire dall'ultima gara del girone d'andata in Serie A contro la Fiorentina, il Milan ha subito solo 9 gol in 12 partite, peggio solo di Juve e Napoli. Di questi, 2 sono arrivati quando è mancato Romagnoli, sostituito da Zapata, contro il Chievo, 3 dalla Juventus. Alle performance in campionato vanno aggiunti gli zero gol subiti in 330' contro Inter e Lazio in Coppa Italia.

Numeri importanti supportati dalle prestazioni, andate in crescendo, segno che l'intesa fra i due si è affinata sempre di più. Nel periodo in esame solo due insufficienze per Bonucci, una con l'Udinese e una contro il Chievo, quando è mancato Romagnoli. Per l'ex Roma le insufficienze invece sono addirittura zero. A 23 anni si candida ad essere leader della difesa rossonera e azzurra dell'Italia per molti anni.

In attesa di capire quali saranno le richieste di Gattuso e come Mirabelli proverà a migliorare la squadra quest'estate, Bonucci e Romagnoli non sono in discussione e sono la pietra angolare sulla quale il Milan proverà a ricostruirsi e tornare in alto. Gli attaccanti avversari sono avvisati.