Io, un giovane di belle speranze al primo anno di Fanta, lui uno squalo del fantagioco più bello con diverse leghe alle spalle. Io, un'asta fatta scorrendo disperatamente il cellulare in cerca delle statistiche degli anni passati, lui su Skype a scartabellare tra fotocopie e giornali.

La prima giornata passo con un perentorio 6-2 schiacciando l'attuale terza, trovandomi insperatamente primo. La fortuna del principiante, commenta questo mio amico. Da quel giorno un continuo viavai di sperculamenti, gruppi WhatsApp creati ad hoc con hashtag denigratori, stoccate, parate, affondi.

Perdo il primo posto proprio per colpa sua, in quello che viene già definito il derby della nostra lega con un 7 a 5 che sa di presa in giro premeditata e ben architettata.

Arrivano le prime proposte di scambi per i miei gioielli, ma io non voglio intaccare i Bombi, perché sono belli così.

Le giornate passano e lo vedo sempre più lontano, complice una mia evidente sfortuna e un suo malcelato sedere. Arriva la riparazione, sono quinto. Cedo all'idea degli scambi, rinnovo contatti precedentemente evitati. Valuto, calcolo, cerco condizioni vantaggiose. Ognuno vuole portare acqua al mulino, e le controproposte sono sempre deludenti.

Ma ecco che finalmente succede l'inaspettato. Tutte le magagne, gli scambi saltati, le parole pesanti volate, l'acredine e i litigi si sgonfiano. Siamo io e lui, rivali in piena inimicizia, che in un momento di pura pace dei sensi arriviamo all'accordo.

Di Carmine mio per Millico suo.

Ufficializziamo. Piovono critiche, qualcuno nel gruppo ride. Io nel frattempo recupero qualche punticino. I Bombi galoppano e scalpitano, i Molli tremano.

Lui mi aspetta, lassù in cima.

Che vinca il migliore. 

Andrea - La mia Lega Fantacalcio