Ibrahimovic torna al Milan, conviene investire su di lui al Fantacalcio? A 38 anni lo svedese torna a vestire la maglia dei rossoneri. Un colpo importante per i rossoneri che sperano di invertire la rotta con il ritorno di Zlatan.

Ma fate molta attenzione, non sempre le “minestre riscaldate” hanno funzionato in rossonero. La società milanese, infatti, non è nuova a grandi ritorni e già in passato ha provato a riportare alcuni campioni a San Siro senza però ottenere il risultato sperato.

Milan: i grandi ritorni non hanno mai funzionato

Tra i precedenti più illustri troviamo quello di Ruud Gullit. L’olandese è stato tra i più positivi. A Milano, al suo ritorno dopo l’esperienza alla Samp, Gullit collezionò 8 presenze in campionato impreziosite da 3 reti ed un successo in Supercoppa italiana ai rigori proprio contro la Sampdoria.

Positivo anche il ritorno di Roberto Donadoni. Dopo l’esperienza con i New York Metro Stars del 1996, il centrocampista decise di tornare a Milano dove vince lo scudetto nel ‘99 con 20 presenze.

Negativo, invece, fu il ritorno (in campo) di Leonardo. Il brasiliano, tra i protagonisti dello scudetto vinto dal Milan nel ’99 con 27 presenze e 12 reti, al suo ritorno fece malissimo mettendo insieme una sola presenza e zero gol in Serie A ritirandosi a marzo del 2003.

Il 2008, invece, fu l’anno del ritorno in Italia e al Milan di Andriy Shevchenko. L’attaccante ucraino, che durante la sua prima esperienza a Milano aveva vinto praticamente tutto, dopo aver deluso al Chelsea tornò a vestire la maglia rossonera. Zero reti nelle sue 18 presenze in campionato, un vero e proprio flop mitigato, molto parzialmente, da due gol in Coppa Italie e Champions League.

Nel 2013 a tornare a Milano fu un altro Pallone d’Oro. Ricardo Kakà, dopo l’esperienza a Madrid, tornò in rossonero per ritrovare lustro. Furono 9 le reti in 37 presenze (di cui 2 in Champions League). 7 gol al Fantacalcio per il Kakà-bis. Un bottino sufficiente ma molto lontano da quello dei tempi migliori.

L’ultimo grande ritorno, invece, fu quello di Mario Balotelli. L’attaccante italiano, in prestito dal Liverpool a gennaio, segnò una sola rete in campionato anche a causa di una fastidiosissima pubalgia che ne condizionò il rendimento.