C'è un nome che nelle ultime settimane, in ambito calcistico e fantacalcistico, è sulla bocca di tutti: è quello di Nicolò Zaniolo, passato da oggetto misterioso (coinvolto nello scambio estivo che ha portato Radja Nainggolan a vestire la maglia dell'Inter) ad enfant prodige del calcio italiano nello spazio di sei mesi. Passare direttamente dal campionato Primavera alla Serie A fino a qualche decennio fa era considerato "normale", il giusto sviluppo di un percorso calcistico iniziato nelle giovanili di un qualsiasi club in età adolescenziale. Negli ultimi anni, tale situazione è divenuta quasi una chimera, ed è per questo motivo che l'esplosione di Zaniolo sta contribuendo a ridare speranza all'intero movimento calcistico italiano, visto e considerato che il giovane centrocampista di Massa non si è solo limitato a fare il salto fra i grandi, ma sta anche trascinando la Roma in campionato ed in Champions a suon di prestazioni sfavillanti. 

Zaniolo è stato una scoperta clamorosa per tutti i fantallenatori che avevano deciso di puntare su di lui ad inizio anno a prezzi irrisori, quasi sempre per puntellare la rosa in presenza di uno o due altri centrocampisti giallorossi. Il giovane classe '99 sta riuscendo ad avere un impatto importante in tutte le partite grazie ad un'incredibile capacità di controllo del proprio corpo e dello spazio circostante, dominando il contesto tecnico-tattico tramite l'utilizzo delle sue leve lunghissime e di una tecnica di base eccellente. Zaniolo ama particolarmente proteggere il pallone dall'assalto degli avversari frapponendo il corpo fra la palla e gli altri giocatori, così come ama lanciarsi in lunghe conduzioni del pallone condite da dribbling pregevolissimi. Eusebio di Francesco sta inoltre imparando velocemente a sfruttare la duttilità di Zaniolo per presentare agli avversari insidie tattiche difficilmente prevedibili, avendolo già schierato sia da mezz'ala (il ruolo che lo stesso Zaniolo aveva detto di preferire), sia da trequartista di possesso sia, infine, anche da attaccante esterno nel 4-3-3 (e la doppietta contro il Porto qui sotto mostra come i risultati non siano stati malvagi..)

Le recenti prestazioni di Zaniolo giustificano senz'altro un confronto fra i suoi numeri e quelli degli altri top centrocampisti del campionato italiano, cercando di capire se davvero c'è qualche fondamentale in cui Zaniolo è attualmente già nell'Olimpo dei migliori interpreti del ruolo. Tenendo presente che il campione di minuti disputati preso in considerazione è piuttosto variegato (ed in tal senso hanno sicuramente più senso i discorsi sulle medie che quelli sui valori cumulativi), ciò che stupisce davvero di Zaniolo è la capacità di associarsi ai compagni, visto che è il miglior centrocampista fra i top lista (Ilicic, De Paul, Milinkovic-Savic e Chiesa più il neo arrivato Paquetà) sia per percentuale di passaggi completati (82%) sia per numero di palloni medi toccati per minuto (3.41, vicinissimo ai 3.40 di Chiesa, mentre gli altri si fermano attorno agli 1.6/2.0). L'associatività di Zaniolo, però, almeno per il momento non si sta traducendo necessariamente in occasioni da rete create per i compagni, dato in cui il centrocampista giallorosso risulta il peggiore del lotto, visto che crea mediamente un'occasione ogni 129 minuti, valore molto distante dai 36 minuti necessari ad Ilicic e Chiesa per mettere in condizione i compagni di calciare a rete.

Dopo Paquetà, che ha però all'attivo molti meno minuti degli altri, Zaniolo è anche il migliore per media voto pura (6.33 contro il 6.7 del milanista), alla pari con Chiesa, mentre in termini di fantamedia (6.93) deve pagare dazio anche all'eclettico Ilicic, che sfonda il muro del 7 con il suo 7.36. Un altro dato particolarmente interessante da analizzare è rappresentato dal numero medio di minuti necessario a Zaniolo per sferrare una conclusione verso la porta avversaria: 38.2 minuti, perfettamente in linea con tutti i migliori centrocampisti del torneo, che si collocano in un intervallo piuttosto omogeneo fra i 30 ed i 40 minuti, ossia fra le 2 e le 3 conclusioni a partita.

Infine, anche si sta parlando pur sempre di centrocampisti, qualche appunto sulla percentuale di finalizzazione e gli Expected Goals: Zaniolo ha sin'ora trasformato in rete l'11% delle sue conclusioni, facendo meglio del 7% di Chiesa e Milinkovic ma peggio del 12% di De Paul ed il 18% di Ilicic, mentre si è dimostrato un giocatore ampiamente nella norma in termini di gol attesi, visto che la statistica prevederebbe per lui un bottino di 3.2 reti ed 1.4 assist a fronte delle 3 reti e dei 2 assist messi a referto sin'ora. Nessun coniglio dal cilindro, dunque: Zaniolo si sta limitando a convertire in maniera equa le occasioni che gli capitano, un dato divergente rispetto alla consueta capacità dei migliori giocatori del campionato di produrre più di quanto atteso. 

L'alone di hype che aleggia attorno a questo ragazzo giovanissimo cresce ogni giorno di più, ed i fantallenatori e gli addetti ai lavori dovranno mettere in conto la possibilità che ad un certo punto Zaniolo possa iniziare a calare leggermente di rendimento, anche solo per ricordare al mondo che ha pur sempre diciannove anni. I paragoni con Totti restano un grandissimo complimento, ma il futuro più che roseo che si prospetta davanti al nuovo wonderkid giallorosso potrebbe presto riservargli una dimensione tutta sua, senza più necessità di paragoni. 

Fonte dati: Opta