Su di lui si è detto un po' di tutto. Che è il classico terzo/quarto centrocampista da buon bottino di bonus, ideale per chiudere il gruppetto di titolari fissi ogni settimana. Che, soprattutto in un Fantacalcio numeroso, può fare la differenza. Che col passare degli anni è rimasto il giocatore di sempre, velenoso negli ultimi trenta metri e instancabile nell'arco dei 90 minuti. In realtà, il Blerim Dzemaili visto all'opera nel nostro campionato negli ultimi nove mesi sembra tutto un altro giocatore, fantasma di se stesso e protagonista di un downgrade ormai preoccupante sotto ogni aspetto.

Una 'gravidanza' calcistica che non ha portato frutti maturi. Anzi, a dire il vero il nulla più totale. Pensate che l'ultima gioia risale al 21 gennaio scorso. Era il giorno di Bologna-Benevento e lo svizzero, tornato in Italia da appena 48 ore dopo una buonissima parentesi al Montreal Impact (25 presenze e 8 gol), siglava dal limite col destro la rete del definitivo 3-0 all'88'. Confermando, dunque, di essere il pezzo più pregiato a centrocampo (insieme con la recentissima sorpresona Barak) nelle imminenti aste di riparazione. Col senno di poi, un investimento folle e infelice. I numeri non mentono: da quel momento, nessun altro +3 regalato ai fantallenatori e una sfilza di prove incolori con conseguenti insufficienze che hanno di sicuro fatto imprecare non poco chi aveva puntato tutto su di lui nella seconda metà della stagione.

Il trend negativo pare confermarsi con veemenza anche quest'anno. Sebbene abbia disputato da titolare tutte le prime quattro partite (Spal e Inter in casa, Frosinone e Genoa in trasferta) e Inzaghi lo consideri tuttora intoccabile, Dzemaili ha messo a referto due 4.5 e due 5.5, conditi - come se non bastasse - da due ancor più letali ammonizioni. Per un'orribile fanta-media del 4.75 da far accapponare la pelle. Sembrano lontani anni luce i clamorosi otto centri della Serie A 2016/2017, meglio di gente del calibro di Mandzukic, Suso, Candreva, Berardi, Ilicic, Pjanic, Zielinski, Milinkovic-Savic e dello stesso compagno di squadra Verdi.

E ora che cosa aspettarsi da lui? Il tecnico dei felsinei ha confessato nella conferenza stampa pre-Genoa che starebbe pensando di schierarlo da trequartista, cucendogli di fatto addosso un nuovo modulo dall'inizio o in corso d'opera. Se sarà concretamente una svolta, solo tempo e campo potranno dirlo. Nell'attesa, ci si aspetta da lui un segnale di ripresa anche al Fantacalcio. Il calendario non aiuta (Roma e Juventus i prossimi avversari), ma da fine settembre (Udinese e Torino in casa, Cagliari e Sassuolo fuori) può provare a cercare un nuovo squillo. Come un tempo, nemmeno così lontano. Per la gioia di chi continua a dargli fiducia, nonostante tutto.