A molti tifosi laziali, durante la partita di domenica sera contro l'Inter, saranno tornate in mente le immagini del 20 maggio 2018. I biancocelesti avevano a disposizione  due risultati su tre contro i nerazzurri per qualificarsi in Champions League e guidavano il match per 2-1 nella ripresa. Poi il disastro. Il rigore procurato da de Vrij ai danni di Icardi e la rete di Vecino spensero un sogno che le aquile avevano cullato per l'intera stagione.

L'urlo dei 10mila tifosi interisti è rimasto a lungo nel cuore e nelle orecchie di tutti i laziali presenti. 

Milinkovic e Vecino in contrasto nella stagione 2017/2018 (Getty Images)

Più o meno fino a due giorni fa. Si perchè  gli stessi cuori biancocelesti domenica si sono presi una bella rivincita ai danni della squadra di Conte.

Una vittoria fondamentale che porta la Lazio al secondo posto in classifica, a -1 dalla Juventus capolista, e consacra ancora una volta uno dei migliori talenti del calcio mondiale: Sergej Milinkovic-Savic.

I NUMERI IMPRESSIONANTI DI MILINKOVIC-SAVIC 

Il centrocampista serbo ha dominato il centrocampo sin dall'inizio della sfida. Lo testimonia il primo "squillo" della gara che porta la sua firma, quel tiro dalla distanza che solo la traversa piena poteva respingere. Passano i minuti ed è sempre più evidente che in mezzo al campo, stavolta, per Vecino&Co non c'è storia. Il classe 1995 interpreta il ruolo di mezzala nel più moderno dei modi, ha imparato ad alternare le due fasi. Lavora per la squadra e sceglie il momento giusto per far male agli avversari. 

Milinkovic prende la mira per battere Padelli e siglare il 2-1  (Getty Images)

La difesa dell'Inter, come del resto quella della Juventus poco più di un mese fa, non è riuscita ad arginarlo. Fisicità, eleganza e tanta forza. I difensori avversari sembrano "rimbalzare" nei contrasti con il "Sergente". Normale visto che dove gli altri arrivano con la testa, lui ci mette il petto. Agile, nonostante i sui 192 cm, sembra danzare sul pallone mentre scherza con gli avversari. Per la sua velocità e la propensione verso le acrobazie i giornalisti, sia in Italia che all'estero, lo hanno paragonato a Rudolf Nureev, uno dei ballerini più influenti dello scorso secolo.

Contrasto, stop di qualità con la palla incollata al piede e ripartenza fulminea. Questo è il fattore decisivo nel centrocampo della Lazio. Questo è Milinkovic-Savic, la mezzala più dominante in Europa considerando le sue statistiche e la giovane età.  

Tutto lo strapotere fisico di Milinkovic-Savic (Getty Images)

Così lo definì Fabio Capello nella scorsa stagione. Un paragone impegnativo che testimonia non solo il suo grande talento, ma anche la sua determinazione e la grande influenza che ha sul resto della squadra. Un'affermazione che ieri sera ritroviamo anche sui dati della partita del serbo: è il calciatore che ha vinto più duelli aerei (ben 7), duelli totali (12) e che ha provato più volte il tiro (3 volte come Immobile). Onnipresente in qualsiasi parte del campo. E infatti: con 11.986 metri è il giocatore biancoceleste che ha corso di più. E vanta pure la velocità media più alta, 8.1 km/h. 

Numeri impreziositi dalla rete decisiva, che consegna la Lazio alla storia di questo Campionato e continua a far sognare i laziali. Con un sergente che sembra Nureev è impossibile non farlo.