di Lucio Napolitano

 

Se una squadra si affida a Maurizio Sarri per la conduzione tecnica, pare ovvio che l'obiettivo immediatamente secondario dopo i risultati sia quello di trovare una certa qualità di gioco, caratteristica che contraddistingue appunto i team allenati in carriera dall'attuale mister della Juventus: al di là di quello che stanno mostrando oggi i bianconeri, una filosofia del genere non può che passare da un determinato tipo di calciatori, ed uno che si sposerebbe perfettamente con questa logica delle cose sarebbe Douglas Costa. L'esterno offensivo brasiliano è potenzialmente uno dei calciatori più forti della Serie A e anche delle Europa calcistica, ed il suo avvio di stagione sembrava poter finalmente consacrarlo in tal senso anche in Italia dopo le felici esperienze con lo Shakhtar Donetsk ed il Bayern Monaco. Titolare nelle prime tre giornate, due assist da urlo nel match vinto 4-3 col Napoli, poi lo stop appunto alla 3ª giornata dopo pochi minuti di sfida alla Fiorentina: questo lo spartiacque che ha fatto ritornare in mente ai fantallenatori l'incubo di un anno fa. 

 

  

 

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Douglas Costa, numeri impietosi

Eccolo il bottino complessivo 2018/2019: appena 17 presenze, 1 solo gol e nessun assist assist, 4 giornate di squalifica a seguito di un'espulsione, anche un cartellino giallo. Il problema forte trova forma nella condizione fisica: prima una caviglia ballerina (ottobre 2018), poi problemi muscolari di varia natura fra coscia e polpaccio e campionato praticamente concluso a febbraio. Ciò, appunto, nella fase immediatamente precedente a quella raccontata in apertura. Fermo ai box fino alla 10ª giornata del campionato in corso, solo qualche apparizione fra ottobre e novembre, poi nuovo infortunio muscolare ad una coscia, dunque poco più di 30' prima della pausa invernale. Nel 2020 sembrava poter riproporsi con una certa continuità, nessun acuto particolare a parte la traversa di sabato sera contro il Verona, e sempre con l'Hellas ancora una volta bandiera bianca per problemi muscolari. Considerato un potenziale top-player di reparto, in definitiva ha raccolto 12 presenze con 0 gol, 1 giallo e 3 assist, il tutto per una media voto di 6.44 trasformata da bonus/malus in 6.75: sono addirittura 20 i calciatori che al Fantacalcio hanno reso meglio con un numero di presenze almeno pari. Una bocciatura senza scuse, un investimento evidentemente sbagliato per chiunque abbia puntato sulle sue qualità. Difficile pronosticare un futuro differente anche in vista del suo rientro: per le leghe con mercato sempre aperto, o per quelle che ancora devono affrontare l'asta di riparazione, la cessione sembra l'unica via percorribile. A meno di prenderlo in rosa come settima o ottava scelta, e dunque sperare in un pieno recupero fisico, o in quelle sporadiche occasioni durante le quali Douglas Costa riesce a trovare le giuste giocate decisive.

RIMPIANTO PRIMO ANNO

Il ricordo del suo primo anno alla Juventus ad oggi, però, sembra solamente un lontanissimo ricordo: all'epoca furono 31 le presenze complessive, solo Milinkovic-Savic fece meglio come rendimento, fantamedia abbondantemente dentro la top-10, solamente una partita saltata per infortunio. Imbarazzante il confronto considerando esclusivamente gli ultimi due campionati: 24 assenze su 61 appuntamenti di Serie A complessivi sono un lusso che non può permettersi nessuno al Fantacalcio, se non investendo proprio il minimo indispensabile, situazione verosimilmente difficile considerando il blasone che accompagna Douglas Costa.