Spendere oggi una parola di elogio per Ciro Immobile, dopo una prima metà di campionato vissuta da assoluto protagonista, può risultare ridondante e persino banale. C'è però un aspetto che forse non è stato abbastanza messo in evidenza, un raffronto numerico che ne esalta ancor di più lo splendido torneo finora condotto: quello tra l'attuale bottino di gol e quello collezionato fino a gennaio 2017. L'anno scorso, dopo esattamente 20 giornate, l'attaccante della Lazio si ritrovava con 11 centri in classifica marcatori. Adesso, dopo il clamoroso poker di Ferrara, è a quota 20. E non è tutto: la sua squadra di partite ne ha giocate 19 (da recuperare quella dell'Olimpico contro l'Udinese, il prossimo 24 gennaio), lui soltanto 18 per via della contestata e controversa squalifica post-Torino. Un +9 che lo pone anche al primo posto tra i giocatori che hanno migliorato di più il proprio rendimento in termini di bonus pesanti nel giro di dodici mesi.

Migliora anche Mauro Icardi, passato da 15 a 18 reti e destinato a superare i 20 gol per il terzo campionato su cinque disputati con la maglia dell'Inter. Ancor meglio, però, hanno fatto (e faranno) Fabio Quagliarella e Paulo Dybala. Pensate che l'attaccante della Sampdoria, a 18 turni dalla fine del torneo, ha già eguagliato i 12 centri totali dello scorso anno ed è destinato alla stagione più prolifica in carriera. Impressionante il saldo dell'argentino: 14 marcature fino a qui, nella passata Serie A a maggio arrivò a 11. Al netto di eventuali infortuni futuri o prolungati periodi di digiuno, riuscirà a superare piuttosto agevolmente i 19 gol del 2016, messi a referto al suo primo anno in bianconero.

Non mancano le note dolenti. Come Dries Mertens, -2 rispetto alla 20^ giornata dello scorso campionato, o come Edin Dzeko e Gonzalo Higuain, che hanno entrambi peggiorato con un -3 il loro rendimento. Ma c'è chi è caduto in un baratro talmente profondo da cui sarà quasi impossibile uscire. E' il caso di Andrea Belotti e Marco Borriello, rispettivamente a -10 e -8. Il centravanti del Torino ha sì saltato qualche gara per via di problemi fisici, ma nelle partite che ha giocato non ha saputo incidere tanto quanto fatto nel recentissimo passato. Vedremo se la cura Mazzarri sarà preziosa anche in tal senso, ad ogni modo pensare di potersi anche solo avvicinare ai 26 centri dello scorso maggio è pura utopia. L'attaccante della Spal, invece, era partito con le intenzioni migliori, poi ha progressivamente perso stimoli, fiducia e consensi fino a lasciarsi sfuggire non solo il posto da titolare, ma anche la preferenza di Semplici per un cambio a gara in corso. Risultato? Appena una rete messa a referto e tante insufficienze che hanno fatto imprecare non poco i fantallenatori, oltre che i tifosi della Spal. E, come se non bastasse, c'è anche una beffa incredibile: avendo collezionato una presenza ufficiale con il Cagliari in estate, prima di trasferirsi alla corte dei biancazzurri, a gennaio non potrà trasferirsi in una terza squadra come da regolamento federale. Per la serie: a meno di inattesi miracoli, sarà meglio svincolarlo e sostituirlo nelle aste di riparazione di inizio febbraio.