Il penalty parato martedì sera al Papu Gomez ha coronato nel modo migliore i festeggiamenti di Gigi Buffon per i suoi 40 anni. Ma ha riaperto anche un vecchio dibattito attorno al portiere e capitano della Juventus oltre che Leggenda del calcio italiano: quanto è bravo nei calci di rigore? Poco? Tanto? Per nulla?

Due premesse sono d'obbligo. Per parare un calcio di rigore ci vogliono reattività, senso della posizione, intuito, fortuna e un avversario che non tiri alla perfezione. Una combinazione complessa di elementi che viene però bilanciata dal fatto di essere dalla parte più leggera della pressione mentale, che invece è tutta del tiratore. Affrontare i penalty è una componente dell'essere portiere che può risultare decisiva ma che non è né essenziale né esaustiva.

Seconda premessa. Spesso le forti emozioni vissute durante un evento condizionano i ricordi personali che abitano nella nostra mente. Il rapporto tra Buffon e i rigori viene spesso considerato negativo per la serie della finale di Germania 2006, nella quale Gigi non andò mai neanche vicino a pararne uno "sbagliando" sempre il lato. Allo stesso modo di Francesco Toldo in tanti hanno il ricordo di un eccellente para-rigori perché il 29 giugno 2000 potevano presentarsi dal dischetto tutti gli abitanti dei Paesi Bassi uno dopo l'altro ma nessuno gli avrebbe fatto gol. Nessuno. 

Detto ciò, torniamo alla domanda iniziale su Buffon. Una possibile risposta può arrivare dai numeri, che saranno certamente freddi ma più di un'indicazione precisa ce la danno. Tra i portieri della storia recente della Serie A l'estremo difensore della Juve è al quarto posto per rigori parati con una percentuale buona ma che è lontana dal 38% di Samir Handanovic, uno che al contrario la nomea di pararigori ce l'ha, o dal notevole - pur con un minor numero di rigori subiti - 46,4% di Pino Batman Taglialatela.
Fonte: Transfermarkt.it

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Ma se allarghiamo il quadro oltre il nostro campionato e considerando anche le partite con la maglia della Nazionale, Buffon arriva a 31 rigori parati su 99. Una percentuale del 31.3% che diventa di tutto rispetto, considerando che Handanovic è a 32 su 98 e Pagliuca è a 32 su 112 in carriera. Fatta eccezione per i picchi raggiunti da gente come Diego Alves - che in carriera ha respinto 25 rigori su 55, pari al 45,4% -, la maggioranza dei portieri di alto livello fatica a superare il 30%.

I numeri ci dicono dunque che Gigi Buffon e i rigori non hanno una relazione complicata, tutt'altro. Anche nelle serie post supplementari, dove non è mai stato Duckadam - che nell'86 parò 4 rigori su 4 al Barcellona in finale di Coppa dei Campioni - ma comunque il suo l'ha fatto più volte: 2 rigori parati al Milan nella finale Champions 2003, uno alla Spagna nel quarto di Euro 2008, uno all'Inghilterra nel quarto di Euro 2012, addirittura 3 all'Uruguay nella finalina della Confederations Cup 2013 e 3 al Napoli nella Supercoppa 2014.

Tra i rigori parati con la maglia della Juventus quello probabilmente più simbolico e più ricordato con affetto dai tifosi è il penalty con cui Buffon dice no a Luis Figo nella semifinale Champions 2003 contro il Real Madrid. Una sfida epica per i bianconeri in cui l'ex Parma mette la propria firma neutralizzando il tiro del portoghese quando la qualificazione è ancora in bilico.

Poi ci sono quelli parati con la maglia azzurra, quelli per cui hanno esultato tutti. Anche qui, dovendo sceglierne uno iconico, la mente corre indietro allo scorso decennio e in particolare all'Europeo 2008. Siamo reduci dalla disfatta con l'Olanda e contro la Romania siamo 1-1. A 10 minuti dalla fine Mutu si presenta sul dischetto: Buffon compie una prodezza prima con la mano di richiamo e poi con il piede. Su Youtube trovate decine di video realizzati dai tifosi presenti sugli spalti, segno che quella parata è rimasta nel cuore di molti tifosi azzurri.

Come ha cambiato il suo modo di stare in porta adeguandolo all'età non più verde, quindi cercando di essere più cerebrale non potendo essere esplosivo come prima, allo stesso modo Buffon ha cambiato il suo approccio ai penalty. Fa ancora un passettino avanti quando l'avversario inizia la rincorsa ma attende fino all'ultimo istante prima di buttarsi, giocando quindi molto sull'effetto psicologico di "sto tirando un rigore a Gigi Buffon".

Che poi in fondo la semplice verità è che stiamo parlando di uno dei portieri più completi della storia del football, uno che ha saputo tenersi ad alti livelli per oltre vent'anni e che tecnicamente rappresenta un punto di riferimento per gli estremi difensori di oggi, di domani e di dopodomani.