Nuovo appuntamento di questa sessione di mercato con il tabellone del calciomercato estivo di Serie A e Champions League costruito tenendo in considerazione costo del cartellino, stipendi e ammortamenti di ogni calciatore.

Per maggiori dettagli sulla costruzione delle tabelle rimando alla Guida al Tabellone del Calciomercatogià pubblicata in passato.

SERIE A – MERCATO ESTIVO 2018

Il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Sampdoria, Sassuolo, Spal e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva): 

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A quattro giorni e mezzo dalla fine del calciomercato estivo di Serie A, oltre a vedere cosa è successo in questa settimana facciamo un po' il punto della situazione per quanto riguarda le squadre principali. 

La Juventus mantiene la testa nella graduatoria delle squadre più "spendaccione" con 21,7 milioni di impatto sul bilancio annuale, 152,7 di passivo nei costi dei cartellini e 536,3 come costi totali. Sono numeri molto alti che però almeno per quest'anno non pongono i bianconeri a rischio in ottica Fair Play Finanziario grazie agli ottimi risultati economici registrati nelle scorse stagioni. Detto che nella tabella della Juventus è stato necessario inserire dei "coefficienti" relativi ai mesi di stipendio risparmiati di Higuain e Sturaro un po' particolari (per l'argentino a causa della buonuscita annunciata e per l'italiano in seguito alla decisione dello Sporting Lisbona di lasciarlo due mesi a Torino a curarsi a spese della Juventus), va comunque sottolineato che rispetto alle solite prudenziali stime basate sui precedenti mercati le spese sostenute dai bianconeri sono comunque molto superiori al solito. Mancherebbero infatti circa 103 milioni di incasso come costi dei cartellini e almeno una cinquantina sul bilancio annuale anche supponendo ricavi maggiori rispetto al passato per 50 milioni per il solo "effetto CR7". Di contro però va osservato che gli eventuali riscatti dei sei giocatori ceduti in prestito (Higuain, Cerri, Audero, Favilli, Pjaca e Beltrame) porterebbero a giugno in extremis nelle casse bianconere 87 milioni con un miglioramento del bilancio di 32,9 grazie alle conseguenti plusvalenze, cifra alla quale potrebbe aggiungersi la cessione a titolo definitivo con ricompra di Kean per 20 milioni (tutti iscrivibili come plusvalenza). Se da una parte la Juventus si è quindi esposta più del previsto questa estate dall'altra ha messo le basi per provare a rientrare nei consueti parametri già entro la fine della stagione sportiva. 

L'Udinese torna al secondo posto a causa della cessione di Sierralta solamente in prestito (e non a titolo definitivo come segnalato la scorsa settimana). Come costi dei cartellini i friulani sono a oggi la seconda squadra più "spendacciona" dell'estate e parrebbe non abbiano ancora finito di spendere visto che si sono iscritti alla corsa per il sopracitato Kean. Evidentemente le campagne acquisti più parsimoniose delle scorse stagioni, lo stadio di proprietà e la certezza di poter rivendere Mandragora a cifre superiori al suo oneroso acquisto hanno spinto la dirigenza a investire in modo pesante sul mercato. 

Al terzo posto troviamo il Milan. I rossoneri con le cessioni concluse nell'ultima settimana erano rientrati in maniera pressoché completa dell'investimento effettuato per Higuain avvicinandosi al saldo zero sia per quanto riguarda i costi dei cartellini che per il bilancio annuale. Proprio per ottenere questi due obiettivi è stato necessario cedere Kalinic a un prezzo inferiore a quello di acquisto accettando di segnare a bilancio una minusvalenza che permettesse però di mettere immediatamente a bilancio i 14,5 milioni incassati e il risparmio su ammortamento e ingaggio. Leonardo e Maldini stanno provando a fare miracoli fra scambi e prestiti con diritti di riscatto per compensare lo scarso margine di manovra dovuto all'imminente arrivo delle sanzioni Uefa, perciò per capire se oltre a Bakayoko (prestito oneroso di 5 milioni e stipendio pagato in parte dal Chelsea, numeri che hanno comunque contribuito a riportare il passivo di bilancio dei rossoneri sopra i 10 milioni) potrà arrivare qualcun altro negli ultimi giorni è assolutamente necessario tenere d'occhio chi riusciranno a vendere e a che cifre. Va inoltre detto che in linea teorica i passivi degli anni scorsi suggerirebbero al Milan di chiudere il bilancio annuale del mercato con almeno 40 milioni di attivo per avvicinarsi al pareggio di bilancio, ma dipenderà dalla strategia della società se migliorare ulteriormente questo dato o concentrarsi un po' di più sul rafforzamento della squadra puntando nel corso della stagione a far quadrare i conti tramite un buon cammino in Europa League, l'aumento degli sponsor o la realizzazione di ulteriori plusvalenze a giugno.

L'Inter sta per il momento chiudendo il mercato con numeri vicini al punto di pareggio sia per costi dei cartellini che per impatto sul bilancio annuale, in piena ottemperanza alle (ultime?) richieste Uefa. Questa settimana è uscito Puscas il cui incasso sul costo del cartellino si è rivelato utile a chiudere l'operazione Keita, che arriverà in prestito dal Monaco per 5,5 milioni e che dovrebbe essere ufficializzato oggi. Anche per i nerazzurri mancherebbero all'appello una quarantina di milioni, ma a differenza del Milan la sicurezza di partecipare alla Champions League dà ai nerazzurri molte più chance di ottenere soldi dai risultati nella competizione e quindi non c'è la necessità di intervenire subito per rientrare. L'eventuale operazione Modric sarebbe un extra probabilmente non previsto dai piani di bilancio ma giustificato dal peso specifico del giocatore e parzialmente copribile (se davvero si verificasse l'ipotesi di un semplice prestito con diritto di riscatto) con la cessione a titolo definitivo di Pinamonti e, se si troverà un acquirente, Joao Mario

La Lazio non ha alcun problema di bilancio. Nella situazione di oggi avrebbe già la certezza di chiudere questa stagione quantomeno in pareggio di bilancio, migliorabile con i risultati ottenuti in Europa League. Per questo motivo Lotito fa la voce grossa su Milinkovic-Savic: non ha alcuna necessità di venderlo e può permettersi senza grossi problemi di aumentargli l'ingaggio e rimetterlo in vetrina fra dodici mesi a meno di offerte che lo convincano pienamente e che al momento non sono arrivate.

La Fiorentina ha centrato pienamente i suoi obiettivi economici. Si poteva ipotizzare la necessità di una chiusura del mercato a +30 di bilancio e ad oggi è a +29...

Napoli e Roma sono accomunate dalla certezza che se si chiudesse oggi il mercato entrambe non avrebbero alcun problema a chiudere il bilancio 2018/19 in positivo senza contare i soldi extra che potrebbero provenire dalle vittorie in Champions League. Entrambe quindi avrebbero la possibilità di spendere ancora in quest'ultima settimana. Da Napoli non sembrano giungere voci di colpi clamorosi in arrivo, anche se vista la situazione economica non sono affatto da escludere fino all'ultimo minuto del mercato (che chiuderà venerdi alle 20), mentre Monchi sta tentando in tutti i modi di chiudere i due colpi preannunciati ma che per il momento non sono stati chiusi.

Questo il tabellone completo delle contrattazioni di Serie A (con sfondo bianco le variazioni rispetto allo scorso aggiornamento):            

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CHAMPIONS LEAGUE

Partiamo come di consueto con il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale (tutte hanno bilancio su stagione sportiva). Ricordo che oltre alle partecipanti alla Champions League dei tre principali campionati (Premier League, Liga e Bundesliga), fanno parte di questa tabella anche il Paris Saint-Germain e, nonostante la mancata partecipazione alla Champions League, le "guest star" d'eccezione Arsenal e Chelsea.

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Il mercato inglese si è chiuso con meno sorprese del previsto. Il Liverpool si mantiene in testa alla nostra classifica avendo investito i ricavi ottenuti con la finale di Champions League raggiunta principalmente con gli acquisti di Alisson, Fabinho e Shaqiri, ai quali aggiungere N. Keita preso lo scorso anno e lasciato in prestito una stagione. Nell'ultima settimana i Reds hanno leggermente migliorato i loro conti con le cessioni di Ings e Woodburn in prestito. 

Anche l'Arsenal ha leggermente abbassato il suo passivo sul bilancio annuale con delle cessioni minori ma ha chiuso il mercato spendendo molto più del recente passato, quando grandi introiti sul mercato gli avevano permesso di chiudere bilanci sempre in utile. Quest'anno per i Gunners la ricerca del bilancio virtuoso è stata messa da parte nel tentativo di riportare la squadra in Champions League. 

Al terzo posto troviamo l'immobile Tottenham, che ha chiuso senza spese in entrate e in uscita questa sessione di mercato ma sconta il peso semestrale sul bilancio 2018/19 dell'acquisto di gennaio Lucas Moura

Discorso simile per il Chelsea, che ha impattato sul suo bilancio molto più che nel biennio Conte (negli ultimi anni ha chiuso sempre con un attivo compreso fra i 50 e i 110 milioni) con buona pace del tecnico salentino, pur avendo fatto due soli acquisti costosi ma onerosissimi: Kepa (portiere più pagato della storia) e Jorginho, oltre ad aver ingaggiato in prestito Kovacic. La plusvalenza incassata con la cessione di Courtois e i prestiti onerosi di Batsuhayi e Bakayoko hanno aiutato i conti dei Blues a riportare il bilancio di mercato quasi in pareggio. Risultato comunque insolito per gli ultimi anni del Chelsea perciò non si può escludere una cessione clamorosa da qui al 31 agosto, ma per il momento nulla di muove in questo senso e quindi si è forse solamente deciso, dopo due bilanci stagionali chiusi in attivo, di aprire un po' di più il portafoglio visto il piazzamento di mercato nella scorsa stagione e magari rientrare ancora di qualcosa prima di fine agosto con operazioni tipo quella che ha portato Bakayoko a Milan.

L'assenza di operazioni sul mercato nelle ultime settimane di Manchester City e Manchester United, che hanno sì fatto qualche acquisto oneroso nella sessione ma spendendo molto meno che in passato, lasciano pensare che i club inglesi siano arrivati a un punto massimo di spesa per stipendi e ammortamenti dopo il grosso aumento dei ricavi incassato negli anni scorsi e debbano ricominciare anche loro a fare i conti con il bilancino.

In Germania sempre più vivo il Borussia Dortmund, che ha riportato in Europa Witsel, del Bayern Monaco ancora in letargo sul fronte acquisti nonostante le plusvalenza incassate con Douglas Costa e Vidal

In Spagna il Barcellona ha fatto cassa con le cessioni a titolo definitivo di Mina e in prestito di André Gomes, il Real Madrid ha investito molto su Courtois ma ha ancora disponibilità per le ultime tre settimane di mercato iberico, mentre l'Atletico Madrid si conferma la seconda squadra d'Europa che più ha impattato sui propri costi totali dopo la Juventus acquistando Kalinic a titolo definitivo. Nei prossimi giorni dovrebbe però migliorare leggermente i propri conti cedendo Gameiro al Valencia per 18 milioni, operazione ormai in dirittura d'arrivo.

Chiudiamo con il Paris Saint-Germain che dopo aver speso 0 fino a oggi dovrebbe a breve ufficializzare l'arrivo del promettentissimo difensore tedesco Kehrer, titolare dello Schalke 04 e della Germania Under 21, per 37 milioni di euro. 

Questo il tabellone completo delle contrattazioni di Serie A (con sfondo bianco le variazioni rispetto allo scorso aggiornamento):            

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Appuntamento eccezionalmente a sabato per un nuovo aggiornamento del mercato estivo 2018 di Serie A e Champions League all'indomani della chiusura del mercato di Serie A.